Il viaggio di Funes

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Mostra fotografica dedicata ad Antonio Funes

La Galleria dell’Artistico viene allestita con le foto scattate da Antonio, appassionato di fotografia, studente universitario di 19 anni, ex studente del Liceo Artistico di Treviso, tragicamente scomparso lo scorso ottobre.
Giorni ed orari della mostra: 6, 13,15, 20 e 22 dicembre 2022 dalle 16.30 alle 18.30.

Antonio aveva molte passioni: la fotografia, cucinare, fare lunghe passeggiate in montagna e aiutare il pianeta (salvaguardare la natura/l’ambiente).

Abbiamo deciso di rendergli omaggio allestendo una mostra per farvi vedere con i suoi occhi ciò che lui apprezzava.

Nato l’ 8 gennaio 2003, fin da piccolo Antonio dimostra una profonda passione verso gli animali e la natura. Da piccolo i genitori lo iscrissero ad un corso di fotografia e da quel momento non smetterà mai più di immortalare ogni singolo istante che meritasse attenzione.

Ha fotografato piante, insetti, amici catturando ogni dettaglio.

L’estate scorsa partì per il Brasile, partecipando ad una missione umanitaria a Pastos Bons (Maranhao) che lo mise a dura prova e che gli insegnò ad apprezzare le piccole cose.

Con la fotografia voleva cogliere la realtà e il patrimonio ambientale che noi qui in Italia non potevamo capire.

Era in mezzo alla natura, il suo mondo, che l’ha cresciuto.

Tornò fiero e soddisfatto di quello che stava facendo, voleva “prendersi tutto il mondo” e ci stava riuscendo.

Antonio non era solo un compagno di classe, era un amico, un fratello, un confidente che, quando ne avevi bisogno, era pronto ad ascoltarti e a darti una mano.

Noi lo ricordiamo per la sua gentilezza, disponibilità, curiosità intelligente e spensieratezza, per il suo modo di parlare sincero ed essenziale.

Un ragazzo in gamba che a primo impatto poteva sembrare duro, ma sotto quella corazza c’era un cuore pieno d’amore da donarti.

Il suo soprannome era “orso” al quale si aggiunse l’aggettivo “rasta” dato dalla scelta di farsi i dread.

Diceva sempre che il suo habitat era la montagna e un giorno avrebbe voluto trasferirsi in questi luoghi magari con una sua famiglia.

Voleva fare del suo corpo un diario così da raccontare un giorno le sue avventure ai nipoti.

Speriamo che tu ci stia guardando da lassù e che ti stia piacendo il lavoro che stiamo facendo.

Te lo meriti, hai lasciato in noi un bel ricordo e vogliamo ringraziarti così.

Che la mostra cominci…

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