Fino alla luna e poi indietro

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Il terzo singolo del cantautore trevigiano Ghiaccio ci porta fino al satellite terrestre

In quei giorni stavo ascoltando molto MorMor, un cantautore canadese che mi aveva fatto conoscere Mattia, il mio vecchio bassista negli Alcesti. Al tempo, era il 2019, la band esisteva ancora, ma avevo già iniziato a comporre un po’ di materiale sonoro per conto mio.

“Luna” è nata nell’ottobre di quell’anno, un anno che per me è stato molto strano. Combattevo contro l’ansia, un problema che si era palesato in modo evidente alla fine del 2018 e che stavo affrontando principalmente grazie alla musica. Me l’aveva suggerito la psicologa, e con il senno di poi non poteva esserci via di guarigione migliore.

In quel periodo mi sentivo perso su molti fronti, ma quando entravo in sala prove riuscivo sempre a ritrovare la mia dimensione. Il ruolo terapeutico della musica è stato fondamentale per la nascita del mio progetto Ghiaccio.

“Luna” è uno dei primi pezzi che ho composto interamente da me, cercando di dare forma al sound che avevo in mente già da qualche mese. Ho sempre avuto un debole per i suoni eterei e malinconici, ma anche per le chitarre distorte, e “Luna” è uno dei primi “esperimenti” di questo percorso di sintesi alla ricerca di un suono che sia solamente mio.

In quei mesi del 2019 frequentavo molto una palestra vicino casa, ed è lì che è ambientato il pezzo. Incrociavo spesso una ragazza molto carina, avevamo scambiato due parole ma niente di che.  Dopo averci rimuginato un po’ su mi sono buttato nel tentativo di conoscerla. A farla breve non è andata benissimo. Insicurezza mia, disinteresse suo, chi lo sa. In ogni caso, la parola che sentivo rimbombare in testa era incomunicabilità. In un ambiente così ricco di umanità come la palestra sembravano tutti troppo indaffarati a perfezionare il loro corpo per lasciare spazio a rapidi incontri inattesi, come dei satelliti che girano intorno alla Terra ma non si toccano mai. Mi sono immaginato allora un viaggio fino alla Luna, dove forse assieme alla gravità si allentano anche il timore del rifiuto e l’immobilità delle proprie perfette routine.

Ascolta “LUNA”

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