Un altro modo di viaggiare
Non è facile descrivere in poche righe il significato che può assumere un’esperienza di volontariato come questa, potrei semplificare tutto parlando del tempo dedicato all’associazione, oppure descrivendo nel dettaglio come vengono organizzate le diverse attività. La verità è che Intercultura è molto più di tutto quello che può essere visibile, ha infatti molto a che vedere con il proprio arricchimento personale attraverso la conoscenza del mondo e delle persone che lo abitano.
Sono volontaria dell’associazione da ormai un anno, ma la parte divertente di questa storia è che non ho mai partecipato a un programma Intercultura. Quando avevo 16 anni sentivo qualcosa dentro che mi spingeva a fare un’esperienza all’estero, ma la paura di trascorrere un anno lontano dalle mie sicurezze era molta e alla fine ha vinto. Fortunatamente col tempo ho trovato il coraggio di ascoltarmi e di assecondare i miei desideri, non solo ho scavalcato la mia paura viaggiando e vivendo all’estero, ma al mio ritorno ho continuato a viaggiare e a scoprire il mondo proprio grazie a Intercultura.
Il gruppo che mi ha accolto è stato caloroso fin da subito e mi ha sorpreso vedere vecchie e nuove generazioni cooperare tra loro, trovando sempre un punto d’incontro nelle decisioni da prendere. Sono molte le competenze che si hanno modo di allenare e migliorare facendo il volontario e molte di queste vengono oggi richieste nel mondo del lavoro. Flessibilità, creatività, capacità organizzativa e di interagire in un contesto interculturale sono solo alcuni esempi.
L’associazione a livello nazionale è molto attenta alla preparazione dei suoi volontari, infatti frequentemente propone tutta una serie di seminari a tema proprio per formare e aggiornare i volontari di tutti i Centri Locali. Dopo aver partecipato al seminario per la formazione degli assistenti, il Centro Locale di Treviso mi ha dato la possibilità di mettere in campo quanto appreso affidandomi l’incarico di assistente per una ragazza ospitata proprio da una famiglia della Marca: il ruolo di assistente è senza alcun dubbio cruciale per i ragazzi che vivono la loro esperienza all’estero, ma anche per le famiglie ospitanti che talvolta hanno bisogno proprio di una figura che possa fare da ponte tra loro e lo studente ospitato, comprendendo le differenze culturali e trovando un punto di incontro.
Perché ho scelto Intercultura? Perché valori come il dialogo tra uomini e donne di tutte le culture e la conoscenza delle diversità sono una preziosa necessità per il mondo di oggi. Perché solo con nuovi modi di guardare si possono creare “legami nel mondo”. Perché essere volontari intercultura significa relazionarsi con l’altro, connettersi con la diversità, continuare a crescere a prescindere dall’età. Perché il mondo di oggi ha bisogno di dialogo, di ponti e non di muri.
Le porte sono sempre aperte, se sei interessato/a a diventare volontario/a a Treviso o ci stai pensando e vuoi qualche informazione in più, non esitare a contattarci! Puoi scriverci attraverso i nostri profili social (Facebook: AFS Intercultura Treviso Instagram: interculturatreviso) o contattarci telefonicamente (i riferimenti si trovano sul sito www.intercultura.it, nella sezione Volontari – I Centri Locali).