Per i giovani donatori in regalo biglietti per basket e volley
Intervista a Vanda Pradal, presidente provinciale Avis
Avis da quasi un secolo svolge attività finalizzate alla raccolta sangue, al dono e alla promozione della cultura del dono.
Quanto vasto e significativo sia il fenomeno Avis lo dicono i numeri: oltre 1 milione e 300 mila iscritti in tutta Italia, che nel 2015 hanno fornito al sistema sanitario italiano più di 2 milioni di unità di sangue e derivati provenienti da 3.399 sedi comunali, 121 provinciali e 22 regionali.
“Ma non ci fermiamo – racconta Vanda Pradal, la prima donna alla guida dei donatori della Marca – perché c’è sempre molto da fare, organizzare e promuovere, non solo per il mantenimento dell’autosufficienza ematica, ma anche per lavorare sul ricambio generazionale dei donatori e sulla fidelizzazione del donatore. Nel 2016 nella provincia di Treviso ci sono state oltre 50 mila donazioni, un numero importante ma necessario. Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico di sopravvivenza.
Dobbiamo quindi garantire un sangue sano e buono, ed è per questo che siamo normati dalla legge europea, piuttosto stringente ma necessaria per offrire un sangue di qualità”.
Come si diventa donatori di sangue e chi può donare?
“Diventare donatori è semplice. Bisogna aver raggiunto la maggiore età, pesare almeno 50 kg, essere in salute e avere uno stile di vita sano. Ci si reca in una delle sedi o centri di raccolta AVIS oppure nel Centro trasfusionale di un Ospedale.
Per stabilire l’idoneità alla donazione, si compila un questionario per dare indicazioni sul proprio stato di salute e sullo stile di vita che si conduce, si svolge una visita medica e il prelievo del sangue, necessario per eseguire gli esami di laboratorio, anche per individuare quale tipo di donazione è più indicata tra sangue intero e plasma.
Dopo una quarantina di giorni si riceve il responso sull’idoneità e si viene invitati ad effettuare la prima donazione.
Ad ogni donazione il medico effettua sempre una valutazione clinica del donatore, questo per la sicurezza del donatore e per quella del ricevente. Il mattino del prelievo si consiglia di fare una colazione leggera, priva di latte e suoi derivati. Al termine della donazione c’è un ristoro gratuito per integrare i liquidi che si sono donati. La donazione di sangue intero dura circa 5-8 minuti, mentre quella del plasma dura quasi un’ora, entrambe sono innocue per il donatore”.
Perchè donare il proprio sangue?
“Donare il proprio sangue è innanzitutto un gesto di generosità e responsabilità, nei confronti di noi stessi e del ricevente.
La donazione è un gesto che fa bene al donatore, perché ogni anno gli vengono garantiti una serie di controlli e test gratuiti con particolare attenzione a colesterolo, glicemia e trigliceridi. Non solo quindi si compie un gesto di generosità, ma comporta anche una presa di coscienza dell’individuo, che è stimolato a mantenere uno stile di vita sano. La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere
nei momenti di necessità”.
Attività particolari rivolte ai giovani donatori?
“L’Avis Provinciale di Treviso, in collaborazione con TVB (Universo Treviso Basket) e Imoco Volley vuole gratificare i donatori che hanno effettuato una donazione e/o l’idoneità nel periodo che va da novembre a febbraio con un premio, ossia 2 biglietti gratuiti per assistere alla partita di Basket o Volley nei rispettivi campionati Serie A2 di Pallacanestro maschile e di Serie A1 di Pallavolo femminile. È un modo come un altro per ringraziare i nostri donatori e avvicinarne dei nuovi, soprattutto tra le giovani leve!”.
Per maggiori info e prenotazioni:
Avis Provinciale di Treviso 0422 405077
C.T. Treviso – Ospedale Ca’ Foncello 0422 322475 aperto dal lunedì
al venerdì dalle 8 alle 10, sabato e domenica su prenotazione.
Visitate il sito www.avis.it e la pagina di facebook!
Susanne Furini