Il Profumo di Patrick Suskind

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1934
Avete mai pensato a come potrebbe essere la vostra vita se aveste sviluppato soltanto uno dei cinque sensi che ci ha donato il buon Dio?
Solamente uno, dalla nascita alla morte, in modo straordinario e superiore a qualsiasi altro essere vivente.
Ma uno.
Patrick Suskind si, ci ha pensato.
Questo scrittore tedesco, nato in Baviera nel 1949, ad Ambach, nel 1985 è riuscito a pubblicare un romanzo di ben 260 pagine basato completamente sull’olfatto, descrivendo nei minimi dettagli ogni aroma.
Il protagonista, Jean – Baptiste Grenouille, nasce a Parigi nel 1738, nel luogo più puzzolente di tutto il regno: viene subito rifiutato dalla madre, che lo butta, letteralmente, “sotto uno sciame di mosche e fra interiora e teste di pesci troncate”, dietro ad un bancone della pescheria parigina.
Dopo il suo ritrovamento, nessuno riesce a prendersi cura di lui, tutti lo considerano un demonio. Persino un frate lo ritiene un mostro!
“Fin dall’inizio fu un mostro. Si decise a favore della vita per puro dispetto e pura malvagità . Naturalmente non decise come un adulto, ma […] al modo di un vegetale, così come un fagiolo gettato via decide se deve germogliare o se è meglio lasciar perdere” (pag. 26).
Sua madre ha un naso insensibile, ma lui certo non le assomiglia: Grenouille è inodore, non emana alcun effluvio umano, però percepisce qualsiasi essenza gli capiti sotto le narici e la immagazzina dentro di sè, così come un alunno aggiunge le parole appena conosciute al suo vocabolario mentale.
La prima parola pronunciata dalla bocca di questo piccolo mostriciattolo, è “pesci”.
Ciò che non ha odore non è degno di essere pronunciato!
Il più grande sogno di Jean – Baptiste, per il quale affronterà  impavido pregiudizi e difficoltà  di ogni tipo, sfidando la società  medio – borghese dell’epoca, sarà  quello di creare un profumo capace di far innamorare di sè chiunque lo annusi, ovunque si trovi.
Riuscirà  questo insolito personaggio a soddisfare questo suo desiderio?
Fate un viaggio tra le essenze aromatiche (non sempre piacevoli…) de “Il Profumo”, e lo scoprirete!
Nicoletta Z.
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