Nello sport, un fisico forte è il risultato di allenamento costante.
La psicologia umana, funziona allo stesso modo: maggiore sarà l’impegno nell’affrontare situazioni cognitivamente ed emotivamente impegnative, maggiore sarà la resistenza e la forza che se ne ricaverà.
Come nello sport però, allenamenti troppo intensi, possono usurare un corpo invece di rinforzarlo…
Queste poche righe vogliono porre l’attenzione sul valore delle DIFFICOLTÀ come impareggiabile strumento di crescita personale e serenità della persona, sin dalla più tenera infanzia.
PROTEGGERE un bambino da una difficoltà, significa innanzitutto aiutarlo a FRONTEGGIARLA.
Le situazioni sono infinite: un litigio con un amico da risolvere, il non riuscire a far funzionare un gioco, il non avere ciò che si desidera e il doversi accontentare, l’affrontare un compito da solo, l’aspettare il proprio turno per ricevere l’attenzione… tutte ottime occasioni di crescita!
Vediamo perché…
L’ansia, affrontarla per superarla. L’ansia viene identificata come una condizione di disagio, che l’individuo prova nel dover affrontare situazioni per lui sconosciute e/o per le quali ritiene di non possedere le dovute abilità.
In tal senso spingere il bambino ad affrontarle autonomamente produrrà due vantaggi: fargli acquisire esperienza in molteplici situazioni e renderlo più consapevole delle proprie potenzialità/capacità anche di fronte a successive situazioni sconosciute… e dunque più sereno!
L’energia mentale, come allenarla. L’obbligo a concentrarsi per risolvere un problema, rende con il tempo disponibile in quantità maggiore e più costante l’energia utile a processi cognitivi, stimolandone inoltre un miglior sviluppo.
L’intelligenza emotiva. Le emozioni si imparano a gestire e farne buon uso, affrontando proprio quelle situazioni che si vorrebbero evitare… chiedere scusa, ammettere un errore, parlare davanti ad altre persone. Non private i bambini/e di una sana dose di piccole frustrazioni emotive!
Ovviamente, SEMPRE NELLA GIUSTA MISURA: una situazione troppo difficoltosa può risultare traumatica e portare ad un costante evitamento successivo.
La buona immagine di sé. Cosa di primaria importanza, è poi data dal fatto che affrontare da soli piccole e grandi difficoltà, migliora l’immagine che di noi stessi abbiamo, rendendoci al contempo più indipendenti rispetto al giudizio altrui.
DUNQUE COSA FARE?
non sostituirsi al bambino/a in ciò che deve fare o affrontare, bensì supportarlo garantendogli sempre quella giusta dose di stress positivo, che lo porterà a scoprire dentro di sé le risorse che meglio lo aiuteranno a vivere
QUATTRO AREE D’AZIONE!
ricordatevi di stimolare l’autonomia del bambino/a in modo equilibrato in quattro aree fondamentali: creatività, capacità organizzativa, concretizzazione, relazione con le altre persone.
PER FINIRE…
essere bravi genitori è faticoso, ma per gli stessi meccanismi di cui sopra, vedrete che lo sforzo profuso sarà ricompensato con il dovuto benessere psicologico!
Loris Dal Poz – Psicologo