“I magnifici 7 e la collana di narrativa storica”

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Dalla trevigiana casa editrice Tredieci

La casa editrice Tredieci è stata fondata nel 1989.

I primi soci furono due direttori didattici, Dino Zanella e Marco Mantengoli, e un insegnante di scuola elementare, Lorenzo Taffarel.

Fin dall’inizio fu proprio quest’ultimo a prendere in mano le redini dell’impresa.

Sfruttando l’esperienza maturata in tanti anni di scuola e quella di autore di testi scolastici incominciò a pubblicare alcuni quaderni operativi, guide all’insegnamento e all’esame di concorso ed altro materiale scolastico.

Ma la sua passione era la narrativa, e più precisamente la narrativa storica.

E così un bel giorno invitò alcuni colleghi-amici che sapeva avere la sua stessa passione, e riuniti intorno ad un tavolo dove non mancava mai un buon bicchiere di vino, progettarono la prima collanina di narrativa storica.

Erano in sette e lui si divertiva a nominare il gruppo come “i magnifici sette”. Ogni potenziale autore scelse l’argomento che maggiormente lo aggradava.

Cosa si proponeva questa collana?

Di narrare, raccontare, avventure ambientate nei lontani periodi storici; a volte i protagonisti erano inventati altre volte tratti dai libri di storia; queste avventure, che dovevano assolutamente essere piacevoli e divertenti, si proponevano di attrarre alla lettura anche i più restii; avevano però anche la caratteristica di svolgersi in un ambiente storico ricostruito con molta cura e precisione. Il fine nascosto, ma neanche tanto, era che divertendosi nella lettura, i bambini imparassero anche la storia. Che non era tanto la storia dei grandi personaggi che tutti ricordiamo, quanto la storia della gente comune, di come vivevano le persone, quali difficoltà incontravano, come mangiavano, si vestivano, comunicavano, in una parola la storia della vita quotidiana, naturalmente infarcita di avventure e colpi di scena.

I magnifici sette. Due righe per presentare i magnifici sette seguendo l’ordine di pubblicazione dei loro libri:

– Agostino Santolin, direttore didattico e grande appassionato di archeologia scrisse “Ako, bambino preistorico”. Il libro piacque moltissimo e, un po’ perché fu il primo, un po’ per il titolo indovinato, un po’ per il contenuto altrettanto bellissimo, sta di fatto che è sicuramente il più conosciuto della collana e si trova in tutte le bibliotechine scolastiche;

– Annamaria Breccia Cipolat, “I due castelli” ambientato nel Medioevo;

– Angelo Dalle Vedove, “Il vascello negriero”, ambientato al tempo della tratta degli schiavi;

– Dina Vaccari, “Caio, eroe mancato”, ambientato nel periodo della romanità;

– Claudio Marchisio, “La scelta di Dolcibene”, ambientato nel periodo Medioevale;

– Patrizia Marzocchi, “Sogno di libertà”, ambientato nel periodo della rivoluzione Francese;

– Lorenzo Taffarel, “All’ombra della Sfinge”, ambientato nel periodo dell’antico Egitto.

Si noterà come il libro del fondatore della collana e della casa editrice sia stato pubblicato per ultimo, in ossequio al detto per cui “il ciabattino ha le scarpe rotte”.

Una scuola che cambia. Ci si chiederà come, malgrado i libri siano dedicati agli alunni della scuola elementare, i titoli facciano riferimento ad un periodo storico amplissimo che va dalla preistoria all’età moderna.

In quegli anni infatti il programma scolastico della scuola elementare prevedeva che venisse studiata tutta la storia dell’uomo, dalla preistoria ai giorni nostri.

Solo successivamente i programmi vennero riformati e alla scuola elementare attualmente si studia “solo” il periodo che dalla preistoria giunge fino alla Caduta dell’Impero Romano, alle soglie del Medioevo.

Dopo quel primo gruppo di testi di narrativa ne furono pubblicati molti altri, inizialmente solo di carattere storico, in seguito anche di tipo geografico, scientifico, e infine una collana “senza confini” che accoglie titoli di vari argomenti.

Contemporaneamente la Casa Editrice ha ampliato l’azione pubblicando testi che coprono tutto l’orizzonte della scuola primaria; ultimamente le pubblicazioni più impegnative sono quelle che riguardano l’adozione dei testi scolastici, i famosi Libri di lettura e Sussidiari che oggi si chiamano “Libri dei Linguaggi e delle Discipline”.

Ma uno sguardo particolare viene rivolto alla prima passione, la narrativa, per la quale si immaginano sempre sviluppi molto più importanti.

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