Ideato dalla psicopedagogista inglese Elinor Goldschmied, il cestino dei tesori è una proposta che risponde efficacemente alla “fame” di conoscenza, ai bisogni di esplorazione e scoperta dei bambini e delle bambine nel primo anno di vita.
Il momento in cui si inizia a stare seduti da soli, infatti, cambia la prospettiva, la visuale e apre nuovi orizzonti: si scopre la possibilità di agire all’interno dello spazio mettendo alla prova il proprio corpo e le proprie competenze. Ora non c’è più bisogno di servirsi delle mani per mantenere l’equilibrio o la posizione, esse sono libere e si dirigono verso gli oggetti vicini per testarli utilizzando tutti i sensi. Le diverse stimolazioni permettono di ricavarne informazioni che si trasformano in nuove connessioni a livello cerebrale.
La bambina e Il bambino hanno quindi fame di conoscenza, ma generalmente ricevono giocattoli spesso costosi, limitati e anche poco interessanti! L’interesse primario invece ci guida verso gli oggetti della vita di tutti i giorni, quelli che vediamo utilizzare da mamma e papà.
Costruire un cestino dei tesori, partendo dalle competenze e dall’interesse del bambino è quindi relativamente semplice. I tesori sono infatti oggetti di uso quotidiano, già presenti in casa, in materiale naturale, che una volta inseriti nel cesto senza spigoli, con bordo alto 10/15 cm e senza manici, diventano preziosi e affascinanti agli occhi dei piccoli per un semplice motivo: fino a quel momento erano appannaggio dei soli adulti.
Sempre presente al centro dei nostri cerchi di Coccolare chi coccola, il cestino e i suoi tesori affascinano i piccolini ma anche le loro mamme.
Per ulteriori informazioni sui cestini dei tesori costruiti dalla nostra associazione contattaci a centro@melogranotv.org.
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