La chiesa di San Liberale a Treviso

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Uno scrigno di arte sacra moderna, al centro del quartiere

Martedì 19 marzo 2024, siamo andati a visitare la Chiesa di San Liberale accompagnati da Franco Fonzo che crede molto nell’Arte presente nel nostro quartiere. Lui dopo la mostra del 2016 dedicata a Simon Benetton, vuole trasformare San Liberale in un museo a cielo aperto con le opere degli artisti trevigiani di cui vi abbiamo parlato nell’articolo precedente.

Ma San Liberale custodisce già delle opere importanti nella sua chiesa e noi siamo stati così fortunati che a farci da guida, per farcele ammirare e capire, è venuto proprio Achille Costi, l’artista che ha ben tre delle sue opere esposte nella chiesa.

Achille Costi ci ha spiegato che un artista non va mai in pensione, infatti lui pur essendo anziano, è rimasto in forma e continua soprattutto a dipingere. Anche se è un grande artista, ha avuto la pazienza di parlare con noi ed ha saputo spiegarci tante cose. Lui è sia pittore che scultore e ci ha spiegato che il lavoro dello scultore è molto difficile, perché quando si scolpisce, si toglie e non si può attaccare più ciò che si è tolto per errore.  Poi ci ha detto che prima di iniziare a scolpire si deve fare il disegno di ogni lato dell’opera e che poi ci sono modi diversi di scolpire e rifinire: per ottenere una superficie liscia ad esempio si leviga con la pietra pomice, ma si può anche intagliare a scalpello per ottenere una superficie più mossa.

Aveva iniziato la visita spiegandoci che in ogni opera ci sono dei particolari curiosi e interessanti che dicono qualcosa di quello che ogni artista vuole “raccontare” attraverso di essa e, infatti, ci ha fatto notare dei particolari importanti in ognuna delle sue opere che sono: il dipinto dell’Annunciazione, l’altare della nascita di Gesù proprio di fronte al dipinto e l’“Uomo dolente” che, essendo intagliato nel legno di tiglio, deve essere protetto dai tarli.

Nel grande dipinto su legno dell’Annunciazione, ci ha fatto osservare la figura di San Giuseppe che si allontana piano davanti all’Angelo che parla con Maria e il fiore della vita che è stato nascosto dietro l’angelo Gabriele.

Inoltre ci ha fatto osservare alcune opere importanti di altri artisti presenti nella chiesa: il battistero di ferro battuto di Toni Benetton, dietro al quale c’è la scritta artistica sempre di Benetton “Venite sitientes ad aquas”

Ci sono piaciute molto anche le vetrate artistiche colorate con la colomba che rappresenta lo Spirito Santo, di Angelo Gatto che è l’artista che ha fatto anche la Madonna di mosaico posta davanti al quadro dell’Annunciazione di Costi. Da quelle vetrate artistiche passavano i raggi di sole che si riflettevano sui muri di mattoni della chiesa colorandoli come un arcobaleno.

Achille Costi ci ha fatto anche osservare i quattro Evangelisti: il Toro simbolo di Luca, l’Angelo simbolo di Matteo, l’aquila che rappresenta San Giovanni e il leone di San Marco, scolpiti sotto l’altare principale in un marmo rossastro sul quale si vedono tutti i colpi della lavorazione, a differenza dell’altare della Madonna che tiene in braccio Gesù, che è stato da lui levigato con la pomice e che, al tatto, sembra quasi vellutato.

Quest’opera di scultura è moderna e l’artista ci ha spiegato che questa forma di arte è stilizzata ed in essa l’artista cerca di riprodurre le linee essenziali del soggetto, lasciando a noi la capacità di immaginare molte cose che non si vedono.

Achille Costi ci ha raccontato che quando la chiesa era stata appena costruita era grande e vuota e Don Romano, che è stato il suo primo parroco, pensava che fosse troppo spoglia e così ha chiesto a lui e ad altri artisti di fare le opere che ora possiamo ammirare. Ecco perché la chiesa ha tante opere moderne molto belle.

Il tempo con Achille Costi e Franco Fonzo è passato molto velocemente e ci siamo accorti con stupore che erano già le 16 quando ci siamo salutati.

È stata un’uscita importante per noi e vorremmo ringraziare Achille e Franco con il nostro articolo.

Un ringraziamento particolare a Don Paolo che ci ha appositamente aperto la chiesa.

Infine speriamo di avervi incuriosito e che voi ora veniate a visitare questa bella chiesa e le sue opere!

Tutti gli alunni della classe 5^ Scuola Primaria Collodi – I.C.5 “Coletti” Treviso

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