Il Giornalino di classe è nato come strumento per incoraggiare i bambini alla scrittura.
Abbiamo considerato la loro voglia di scrivere per qualcuno, non il solito testo sul quaderno che ha spesso come unico risultato un dialogo privilegiato con l’insegnante o poco di più. Documenta alcune delle loro scoperte, i bambini lo leggono in prima battuta ai compagni e accettano che a turno tutti possano e vogliano raccontare, ascoltano le osservazioni più importanti e i punti di vista diversi dal proprio insieme a idee che arricchiscono il loro bagaglio culturale.
Qui i loro pensieri e considerazioni.
Noi, alunni di quarta, abbiamo composto questo giornalino di classe:
- per mostrare cosa abbiamo fatto alle nostre famiglie e alle classi della scuola;
- per far vedere che esistiamo;
- perché noi valiamo;
- perché tutti avessero un testo pubblicato;
- per mostrare alle persone che abbiamo talento;
- perché siamo diversi e abbiamo talenti diversi;
- per imparare cose nuove e rispondere alle nostre curiosità (in classe, a scuola, nel Villaggio, in città);
- per sapere cosa pensano i compagni.
La nostra testata è: “Esploriamo il villaggio insieme”.
Ha questo titolo perché il territorio vogliamo farlo diventare nostro, conoscendo la gente, la piazza, creando relazioni con la comunità e i negozianti.
- Per raccontare perché si chiama Villaggio S. Liberale.
- Per scoprire luoghi chiusi e dimenticati e le zone di degrado.
Noi alunni di quarta vogliamo far comprendere a tutti che il Villaggio è nostro perché siamo stati i primi a volerlo conoscere, per averne cura, migliorarlo e rispettarlo.
Per questo chiediamo al Signor Sindaco di fare il possibile per aiutarci a tenere pulito il quartiere e di far riaprire i luoghi di cultura come il teatro delle Voci.
Grazie.
Gli alunni di classe 4^ A della scuola C. Collodi
I bambini hanno compreso che il loro lavoro, le loro scoperte, lo studio del territorio attraverso questo strumento di divulgazione della carta stampata, possono aiutarli a chiarire, a dare ordine e significato alle relazioni con i compagni e a sentirsi partecipi di piccoli cambiamenti nel luogo in cui vivono e nella comunità di appartenenza quindi di costruirsi gradualmente un ruolo di cittadinanza attiva consapevole.
Inss. Tiziana Camerotto, Katia Marcello