Rodolfo Piz, responsabile del Polo, presenta il progetto
Il progetto La Storga nasce all’interno dell’area naturalistico-ambientale del Parco della Storga che la Provincia di Treviso ha dato in gestione alla Cooperativa Comunica e si sviluppa con passione in una particolare sensibilità creativa e poetica nei confronti dell’ambiente.
Il contatto con la Natura rimane il dato di fondo imprescindibile dal quale partire per coinvolgere i piccoli esploratori in uscite, laboratori, giochi ed esperienze entusiasmanti.
Accanto al lato didattico, viene dato ampio spazio ad attività ludiche e di animazione che coinvolgano i ragazzi contribuendo a creare quello spirito di gruppo fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi progetto.
Con La Storga questi aspetti educativi e didattici, insieme alla difesa dell’ambiente, diventano il fulcro del progetto: la conservazione e la fruibilità sono gli strumenti principali e saranno perseguiti in coerenza con gli obiettivi e i sotto-obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali.
Rodolfo Piz è Responsabile per la Cooperativa Comunica del Polo Ambientale de La Storga, ci racconta come nasce il progetto: “La Cooperativa Comunica ha stipulato una convenzione quinquennale con la Provincia di Treviso per lo sviluppo di attività naturalistiche per famiglie, scuole, ragazzi e bambini nei 70 ettari del Parco della Storga (alle porte di Treviso). Nella ex “vitelleria” del parco è stata creata un’area didattica, ci sono gli uffici e un’area polifunzionale coperta in via di sistemazione.
Il mandato è quello di valorizzare il Parco e la sua fruibilità per la cittadinanza attraverso piccole manutenzioni, pulizia dei sentieri, segnaletica, sistemazione delle aree naturalistiche, ma soprattutto di creare iniziative e progetti per far vivere alla cittadinanza in maniera attiva questo polmone verde a due passi dalla città”.
Il primo anno del progetto è stato già un bel banco di prova per lo staff de La Storga, com’è andata?
“La risposta del “pubblico” alla nostra proposta è stata entusiasmante, fin dalla scorsa estate con i Camp e con l’attività riservata alle scuole che, solo in questa primavera, ha visto prenotarsi circa 150 classi di istituti trevigiani, coprendo tutte le fasce d’età dalla Scuola dell’Infanzia alle Superiori per oltre 2500 presenze complessive. Si va dalle passeggiate naturalistiche a laboratori di botanica e educazione all’ambiente, giochi, avventure, storie e tanto altro. Inoltre facciamo anche il percorso inverso, portando noi con il nostro staff di esperti e divulgatori le attività naturalistiche nelle classi che poi vengono a trovarci. Inoltre abbiamo sperimentato con successo alcune domeniche a tema dedicate alle famiglie, una volta abbiamo costruito insieme le casette da giardino per ospitare gli uccelli selvatici, un’altra abbiamo fatto disegnare la natura ai bambini “en plein air”, insomma varie iniziative per trascorrere tempo di qualità in una location naturale”.
La scuola, quindi, protagonista anche in futuro? “Interessante la collaborazione con la scuola superiore del Duca degli Abruzzi per l’alternanza scuola-lavoro (PCTO), alcune classi infatti vengono coinvolte nel progetto “A piedi nudi” dove sono gli stessi studenti a fare piccoli lavori di manutenzione e sistemazione del Parco, ma soprattutto si impegnano in attività progettuale sviluppando idee per far vivere il Parco e metterlo a disposizione dei giovani e delle famiglie e per la promozione e la pubblicità delle attività, sempre con la sostenibilità come filo conduttore. Molto bello anche il lavoro di ricerca storica del percorso del Parco, i ragazzi stanno riscoprendo la storia della Storga, da manicomio com’era un tempo a “foresta urbana” abbandonata fino alla riqualificazione attuale “.
Un impegno che vi vede anche avvalervi di collaborazioni sul territorio: “Certamente, abbiamo un’ottima connection con il Gruppo Folcloristico Trevigiano che consiste sia nel trasmettere ai ragazzi e ai bambini le antiche tradizioni a partire dai termini del dialetto veneto, sia nell’utilizzo degli spazi del Museo Etnografico delle Case Piavone. Inoltre collaboriamo con il Gruppo Grotte, il Gruppo Orti Urbani, il Cras del recupero animali selvatici e il Gruppo Micologico, inoltre il nostro staff è in continuo aggiornamento e formazione sulla cultura dell’ecologia e del naturalismo, ed anzi siamo disponibili anche per ulteriori ingressi nel nostro organico, scriveteci se siete interessati a natura@lastorga.eu“.
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