Bambini, adolescenti e Covid-19

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Parliamone insieme!

Vari studi realizzati in tutto il mondo stanno dimostrando come la pandemia di Covid-19 abbia modificato le abitudini e impattato sulla salute mentale delle persone, soprattutto se minori.

In particolare, indagini condotte su bambini e adolescenti hanno rilevato la presenza di sbalzi d’umore, maggiore irritabilità, attacchi di ansia, inquietudine, sensazione di mancanza d’aria, alterazioni del ritmo del sonno, depressione. I risultati degli studi hanno mostrato che variabili come il genere femminile, essere studente, avere sintomi di coronavirus e percepire la propria salute come cagionevole sono stati associati a tassi più elevati di ansia e depressione. Altre caratteristiche che hanno contribuito allo stress e al disagio mentale sono state l’imprevedibilità, l’incertezza, la serietà della malattia, la disinformazione e l’isolamento sociale.

Proprio l’isolamento sociale in una stanza, la didattica a distanza talvolta attraverso dispositivi di fortuna, le tensioni in famiglia causate dalla convivenza in pochi metri hanno innescato nei ragazzi una “seconda pandemia” fatta di paura e incertezza, di abulia e bulimia, crollo della concentrazione e dell’autostima, persino episodi di autolesionismo.

Durante la pandemia ci siamo preoccupati di salvaguardare la salute degli anziani, il lavoro degli adulti, i fatturati delle imprese, i consumi delle famiglie, gli eventi sportivi, insomma… di tutto tranne che della condizione dei bambini e degli adolescenti, che hanno pagato il prezzo più alto.

Nel lavoro di ricerca dal titolo “Bambini, adolescenti e Covid-19” (Erickson editore) uscito a fine gennaio 2021, i curatori affermano che “…sottovalutare l’impatto del Covid-19 tra i più giovani rischia di trasformare un’emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo in una crisi dei diritti dei bambini e dei ragazzi […] Non possiamo attendere inermi, far scorrere il tempo senza immaginare possibili risposte o accorgimenti capaci di ridurre, almeno, le conseguenze che fin da ora si manifestano come negative”.

Abbiamo scoperto così che sono davvero tanti i medici e gli specialisti che hanno lanciato l’allarme, sostenendo che oggi è fondamentale non solo essere consapevoli di quanto le chiusure abbiano pesato sui minori ma anche tenere in debita considerazione analisi e riflessioni per poter intervenire già nell’immediato, cercando di mitigare il più possibile tutti gli effetti negativi fin qui riscontrati e quelli, ad oggi, solo ipotizzabili.

Oggi è profondamente sbagliato derubricare o liquidare la questione dicendo che chi chiede più attenzione e diritti per i ragazzi non capisce che siamo dentro l’emergenza di una pandemia. Chiedere più attenzione per bambini e adolescenti non vuol dire ignorare l’esigenza di un’attenzione sanitaria, ma chiedersi se c’è una via di uscita sapendo che la situazione odierna avrà sicuramente una onda lunga di conseguenze.  E non possiamo pensarci quando tutto sarà finito, bisogna cominciare a ragionarci e agire adesso.

E quindi?

Partendo da queste riflessioni, l’associazione FAMIGLIE 2000, un’organizzazione di volontariato di Treviso che da quasi 30 anni ha come obiettivo quello di mettere al centro la famiglia, ha provato ad interrogarsi su come fare, cosa fare per raccogliere l’allarme degli esperti e tenere in debita considerazione l’impatto e le conseguenze della pandemia sui ragazzi… e infine ha trovato una risposta: perché non cominciare a parlarne?

Così, dal titolo del volume, FAMIGLIE 2000 ha preso lo spunto per organizzare un ciclo di due webinar gratuiti per parlare degli effetti della pandemia sotto il profilo emotivo, psicologico e scolastico, con l’obiettivo di aiutare le famiglie a riconoscere e affrontare le fragilità di bambini e adolescenti.

Realizzato nel mese di aprile u.s. (disponibili sul canale Youtube dell’associazione), il ciclo di webinar ha coinvolto nel complesso quasi un centinaio di famiglie ed è stata l’occasione per inaugurare un format denominato FAMILYTALKS, pensato per creare uno spazio di dialogo, ascolto e confronto tra famiglie ed esperti per approfondire tematiche e fenomeni che interessano la vita familiare quotidiana.

Guardando al complesso rapporto tra genitori e figli, reso ancora più difficile dalla pandemia, FAMIGLIE 2000 ha ritenuto che un primo modo per aiutare le famiglie fosse quello di promuovere semplici momenti di “conversazione familiare” per conoscere e conoscersi, per capire, riflettere ma anche per imparare, scegliere, agire.

Attraverso incontri, seminari e appuntamenti online (e presto anche in presenza) FAMIGLIE 2000 si è posto l’obiettivo di approfondire tematiche e fenomeni che interessano genitori e figli e che impattano sulla vita, le abitudini i ritmi delle famiglie, mettersi in ascolto dei loro bisogni e fornire suggerimenti e informazioni utili, usando un linguaggio a misura di famiglia.

Cosa ne pensi? Ti può interessare? Hai un argomento che ti piacerebbe approfondire con qualche esperto o pensi che possa essere di interesse per te e per altre famiglie?

Contattaci via mail a segreteria@famiglie2000.it oppure via whatsapp al 371.3713385 e se vuoi rimanere aggiornato sui prossimi FAMILYTALKS visita il sito www.famiglie2000.it oppure cerca @famiglie2000 su Facebook, Instagram e Twitter.

Allora ci siamo capiti? Parliamone insieme!

Serafino Pitingaro
Presidente Famiglie2000 ODV

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