Mediazione tra pari “Invece di giudicare”

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Parte il servizio al Liceo Da Vinci

Il percorso di formazione delle Mediatrici e Mediatori tra Pari del progetto “INVECE DI GIUDICARE®”, si è concluso a maggio 2025 anche nel Liceo da Vinci di Treviso. I ventiquattro studenti che hanno partecipato al corso di formazione hanno superato l’esame finale e ricevuto l’attestato di Mediatrici e Mediatori tra Pari, aggiungendosi a quelli delle altre scuole della città e di tutta Italia. Il percorso compiuto consentirà loro d’ora in poi di aiutare i compagni a risolvere le proprie controversie con il ricorso allo strumento della mediazione: cioè utilizzare il dialogo con l’aiuto della Mediatrice e Mediatore, per una gestione pacifica e serena della discussione e il superamento del conflitto.

Si apre così anche nel Liceo Da Vinci di Treviso la Stanza della Mediazione, nella quale i Mediatori e Mediatrici tra Pari riceveranno i loro compagni. Ogni studente potrà attivare la mediazione scrivendo una e-mail, all’indirizzo indicato in un’apposita pagina del sito web della scuola, nella quale potrà trovare un modulo di richiesta e ogni altra informazione. Per chi preferisse la carta al digitale, nell’atrio della scuola è disponibile una cassetta della posta tradizionale, riconoscibile per il bellissimo logo, progettato e disegnato dalle Mediatrici e Mediatori, nella quale potrà essere inserita la richiesta.

Il tutto con la massima discrezione. L’intera procedura di mediazione è infatti assolutamente riservata. Il Codice Etico approvato dai Mediatori e Mediatrici tra Pari garantisce che nessuna notizia del litigio, e in generale di quanto si è detto e discusso in mediazione, possa essere rivelato ad altri.

Alle Mediatrici e Mediatori tra Pari potranno rivolgersi anche intere classi o gruppi classe: è infatti possibile svolgere una Mediazione di Classe, per risolvere problemi più generali, non solo di due o più persone.

I nuovi Mediatori e Mediatrici tra Pari del Liceo Da Vinci sono a disposizione per qualsiasi informazione. Per aiutare a chiarire eventuali dubbi, hanno già risposto a qualche domanda.

Cos’è la mediazione?

È un percorso che possono intraprendere delle persone coinvolte in un conflitto. Durante la mediazione sono presenti uno o più mediatori che, attraverso domande, cercano di mettere in chiaro la situazione a 360° per entrambe le parti, incoraggiando il dialogo.

Cos’è la mediazione tra pari?

La mediazione tra pari è uno strumento valido grazie al quale degli studenti coinvolti in un conflitto possono essere ascoltati proprio da altri studenti, opportunamente formati, il cui compito è quello di facilitare il dialogo. I Mediatori e le Mediatrici non forniscono soluzioni e non impongono alcun accordo. Il loro compito si limita a favorire un confronto aperto tra studenti in difficoltà.

Perché il progetto si chiama “INVECE DI GIUDICARE®”?

Il progetto si chiama così in quanto si pone come obiettivo la mediazione, quale alternativa al giudizio. Mentre il giudizio valuta una questione oggettivamente e in superficie, non considerando il singolo nella sua sfera personale, con la mediazione, tramite il dialogo, si cerca di scoprire gli interessi più profondi e trovare un accordo comune che soddisfi davvero le parti.

Con la mediazione i conflitti non si verificano più?

No, questo non è possibile. Il conflitto è una situazione di contrasto e tensione per divergenza di opinioni, differenza di vedute e idee su un problema comune o sulla disponibilità o utilizzo di risorse materiali o immateriali limitate. Dal momento che siamo costantemente inseriti in un contesto sociale più o meno ampio e siamo dunque sempre in contatto con altre persone, è impossibile evitare il confronto di diverse idee / opinioni. Il conflitto è semplicemente fisiologico e pertanto non può essere evitato. Può però essere gestito con il ricorso al dialogo, senza sopraffazione e violenza.

Cosa succede se una mediazione tra pari non porta ad una soluzione?

Se non si arriva subito ad una soluzione equamente condivisa e approvata i mediatori possono proporre un nuovo incontro per continuare a parlare della situazione. Il nuovo incontro non deve per forza essere fissato a breve distanza di tempo. Infatti, dopo il primo incontro, se i mediatori sono riusciti ad avviare con successo il dialogo, gli studenti coinvolti potrebbero essere in grado autonomamente di continuare il confronto, fino a raggiungere assieme una soluzione. Il nuovo incontro potrebbe di conseguenza non essere necessario.

Quanto è durato e come si è svolto il corso di formazione?

Il corso è durato 20 ore e si è svolto nell’arco di otto incontri di formazione e una lunga seduta finale per l’esame. I primi incontri erano rivolti soprattutto alla conoscenza dei compagni, alla formazione di un gruppo affiatato di lavoro e all’approfondimento del concetto di mediazione. Nei seguenti, invece, si alternavano parti pratiche con simulazioni di mediazioni a parti teoriche riguardanti le tecniche da utilizzare.

Quali abilità servono per diventare mediatrici o mediatori tra pari? Il corso aiuta a svilupparle?

È essenziale saper ascoltare attivamente gli altri, cercando di empatizzare quanto più possibile con loro. È molto importante sapersi esprimere con chiarezza, ma mantenendo un atteggiamento rispettoso e delicato, perché si toccano i sentimenti delle persone. Nel corso si impara soprattutto a misurare il linguaggio e a formulare le domande corrette, per la risposta che si vuole ottenere. Per quanto riguarda l’ascolto, si possono apprendere quali siano i punti principali, ma poi bisogna anche esercitarsi. Sono abilità che rimangono utili per tutto quello che faremo in futuro, anche a prescindere dalla mediazione.

Si può ricorrere alla mediazione tra pari per problemi di tutta una classe?

Sì. Si può effettuare anche la mediazione per un’intera classe. In tal caso l’approccio è differente, in quanto coinvolge un numero maggiore di Mediatrici e Mediatori, talvolta la presenza di un supervisore adulto, e sono previsti più incontri per verificare l’evoluzione del clima all’interno della classe.

La mediazione nella scuola può riguardare anche problemi tra studenti e insegnanti, o tra genitori e insegnanti?

No, i Mediatori e Mediatrici tra Pari, ovvero noi ragazzi, possiamo attivarci e aiutare il dialogo solo se il conflitto è tra due studenti. Se il problema dovesse essere tra uno studente e un insegnante, o tra un genitore e un insegnante, il mediatore dovrà essere un adulto.

Ci sono dei limiti all’intervento dei mediatori e mediatrici tra pari o possono sempre intervenire, anche in casi molto gravi?

Sì. I Mediatori e Mediatrici tra Pari non possono intervenire quando la situazione è troppo grave o richiede l’intervento di professionisti specializzati. I problemi principali di cui un mediatore tra pari non può occuparsi sono: violenza fisica o psicologica, bullismo grave o sistematico, conflitti legali o penali, droga e armi.

https://www.invecedigiudicare.it/
informazioni@risorsacittadino.org

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