Scritto da Madeleine (USA) – Intercultura 6 mesi in Italia
Lo sappiamo già che Michael va sempre in bici, tanti kilometri ogni volta, ma sapete che anch’io vado in bici? Michael ha una bella storia delle sue esperienze con la bici, la mia esperienza è un po’ diversa.
La grande differenza tra me e Michael è che Michael andava in bici in America mentre io non andavo…mai (la mia bici in America non ha visto sole per…direi 3 anni.) Quindi era…interessante, diciamo quando sono arrivata a Gennaio (freddo!) di andare a scuola in bici: non riuscivo ad andare dritta e mi aggrapavo al manubrio piu forte che potevo! Avevo tanta paura delle macchine che andavano ZOOM ZOOM cosi vicino! Per una ragazza che e abituata ad andare dappertutto in macchina, la bici è un’altra cosa.
La grande differenza tra me e Michael è che Michael andava in bici in America mentre io non andavo…mai (la mia bici in America non ha visto sole per…direi 3 anni.) Quindi era…interessante, diciamo quando sono arrivata a Gennaio (freddo!) di andare a scuola in bici: non riuscivo ad andare dritta e mi aggrapavo al manubrio piu forte che potevo! Avevo tanta paura delle macchine che andavano ZOOM ZOOM cosi vicino! Per una ragazza che e abituata ad andare dappertutto in macchina, la bici è un’altra cosa.
Siccome sono un po’ stupida qualche volta, ho detto a mia nonna che andavo dappertutto in bici. Mi scriveva sempre “Spero che porti il casco quando vai in bici!” Mia nonna è gia preoccupata di tutto….e io le ho dato un’altra cosa per preoccuparsi! Oops!
In Febbraio, non so se vi ricordate, faceva freddo. Io sono abituata al freddo ma non ad andare in bici col freddo! Siccome non avevo portato i vestiti pesanti (pensavo che il tempo in Italia fosse tropicale e caldissimo non imaginavo che fosse possibile che facesse freddo in Italia!….…ho sbagliato il freddo esiste in Italia) avevo solo i guanti leggeri e quando arrivavo a scuola le mie mani erano quasi congelate! A quel punto io odiavo la bici.
Poco a poco è arrivata la primavera e andare in bici non era cosi doloroso. Mi piaceva di più. Ero felice di andare in bici: “Non devi aspettare l’autobus, o i genitori, con la bici hai indipendenza,” pensavo io. Dopo è stato una nuova problema. La sella non smettava di muoversi: Uscivo di casa con la sella orizzontale e abbastanza comoda. Arrivavo a destinazione e la sella era proprio verticale e scommodissima. Qualche volta era ancora peggio e dopo 3 minuti la sella era completamente girata di nuovo. Dovevo spingere sulla sella per metterla a posto mentre ero sulla strada…3 minuti dopo la stessa cosa (si ripeteva e ripeteva). Andare in bici era doloroso di nuovo.
L’abbiamo sistemata…due volte e ora spero che per un mese la bici non darà problemi!!
Un’altra cosa: prima, mi piaceva la pioggia. Adesso…..con la bici…non mi piace tanto.
Allora, cos’è che ho imparato andando in bici durante queste mesi? Che i pantaloni stretti sono alla moda in Italia perchè non si incastrano nella bicicletta!
Forse in America porterò fuori la mia bici e farò vedere a tutti come sono brava ad andare a bici……