Un progetto per esprimere sé stessi

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Canzoni, cinema, narrazione e scrittura da condividere con gli altri

Il progetto “Stare bene al Planck a 360 gradi” nell’ambito del Piano Nazionale (FSE) che prevede percorsi educativi e formativi delle competenze, l’inclusione e la socialità ha permesso di realizzare in apertura dell’anno scolastico il percorso sperimentale “Non solo letture: canzoni, cinema, narrazione e scrittura da condividere con gli altri”. Il corso pomeridiano ha coinvolto poco meno di una ventina di studenti delle classi prime Itis e Liceo delle Scienze Applicate dell’Istituto Max Planck proponendo un approccio sperimentale alla comprensione di un film o di una narrazione letteraria, prove di scrittura ed espressione di sé. Tra i metodi adottati il Writing Reading Workshop, lo storytelling, la scrittura con l’AI, la concentrazione attraverso mindfulness. Sono stati sperimentati diversi linguaggi cinematografico, pittorico e narrativo. Per gli studenti è stata un’occasione per cominciare l’anno scolastico all’insegna della spontaneità e della condivisione, per gli insegnanti un piacevole viaggio con i ragazzi alla scoperta di nuovi modi di stare a scuola.  Il corso di 30 ore complessive si è tenuto tra settembre e ottobre 2025. Ne parlano Iman e Maddalena, attive partecipanti di prima liceo.

Durante le prime settimane di scuola, noi studenti, delle classi prime, abbiamo partecipato ad un bellissimo progetto, intitolato “Non solo letture. Canzoni, cinema, narrazione e scrittura da condividere con gli altri”.

Come già si può capire dal titolo, l’attività, presentata dal Dipartimento di lettere, aveva l’obiettivo di far padroneggiare gli studenti diverse tecniche di scrittura autobiografica e aiutarli a riflettere su se stessi e a raccontare le proprie esperienze attraverso le parole.

I professori Casagrande, De Gaspari, Santi e Silvestrini referenti del progetto, si sono mostrati competenti e affidabili.

Con la professoressa Santi abbiamo lavorato su come costruire la struttura di tensione ad effetto in un racconto. Molto utile e formativo. Successivamente ci siamo messi alla prova scrivendo il nostro primo racconto personale: un ricordo, un’emozione vissuta.

Con la professoressa Silvestrini, la stessa cosa ha assunto un ruolo più emotivo, riflettendo sulle cose che girano nella nostra testa, nel cuore e nei piedi. Per raccontarci agli altri in modo originale, abbiamo organizzato una sfilata accompagnata dalle nostre canzoni preferite: un modo per far parlare non solo le parole, ma anche la musica e il modo di pensarci.

E come ultimo ma non meno importante il professore Casagrande. La parte migliore! Con l’aiuto del professore abbiamo esplorato il mondo dell’IA, per comprendere le sue possibilità e i suoi limiti.

Il progetto ha mostrato come scrivere di sé, non significa solo mettere per iscritto dei ricordi, ma anche imparare a conoscerci meglio. Attraverso la scrittura, abbiamo scoperto che ogni storia, anche la più semplice, merita di essere raccontata.

Iman Aniba di 1^ CL, Maddalena Bertelli di 1^ AL

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