
Studenti trasformano la memoria della resistenza in azione civile
Un progetto didattico innovativo, denominato R3: Resistere, Ricordare, Rinnovare, ha coinvolto di recente due classi dell’istituto Turazza di Treviso, in collaborazione con l’ISTRESCO.
L’iniziativa mirava a utilizzare la memoria storica come strumento attivo per interpretare il presente e proiettarsi nel futuro. Il titolo R3 non è casuale, ma rappresenta una “mappa concettuale” che guida il percorso.

Le Classi Protagoniste e i Loro Compiti
Protagoniste del progetto sono state la 3ª Grafica e la 3ª Vendite, dimostrando come la scuola possa essere un luogo di formazione e di cittadinanza attiva.
La 3ª Vendite si è occupata della progettazione e della realizzazione di uno stand mobile. Questa installazione è stata pensata per essere versatile e utilizzata in diversi contesti della provincia in occasione delle commemorazioni del 25 Aprile.
Gli studenti hanno affrontato aspetti pratici come la scelta dei materiali, l’ottimizzazione degli spazi, il budget e la logistica. Parallelamente, hanno riflettuto su come comunicare efficacemente la Resistenza a chi non l’ha vissuta e come trasmettere emozioni e valori attraverso un oggetto fisico.
La 3ª Grafica ha curato l’allestimento visivo dello stand. Particolare attenzione è stata data alla scelta dei colori (il rosso per la passione, il verde per la speranza, il bianco per la pace) e dei font, cercando un equilibrio tra sobrietà e impatto.
Sono stati creati poster, infografiche e QR code che rimandano a contenuti multimediali, utilizzando un linguaggio moderno per raccontare storie del passato. Il lavoro ha permesso agli studenti di comprendere che la grafica non è solo estetica, ma un mezzo per veicolare messaggi significativi.
La Riflessione sulla Libertà e il Ruolo dell’ISTRESCO
Il progetto, guidato dall’ISTRESCO con il contributo della Direttrice del Comitato Scientifico Emilia Peatini e del membro Alessandro Casellato, ha voluto spingere gli studenti oltre lo studio manualistico.
L’obiettivo centrale è stato farli interrogare sul significato della parola “libertà”, partendo dalla Liberazione del 1945 e collegandola alla loro vita quotidiana. Sono state poste domande come “Cosa significa essere liberi oggi?” e “Come si resiste alle nuove forme di oppressione?”. Per stimolare questa riflessione, è stato utilizzato come strumento principale un podcast, curato da Francesca Gallo, musicista esperta di musica popolare e membro dell’ISTRESCO. Il podcast ha guidato gli studenti in una ricerca sulla Resistenza nella provincia di Treviso, focalizzandosi su episodi meno noti, come il ruolo delle donne staffette, le stragi dimenticate e i primi giorni di pace. Le puntate, definite un “filo conduttore emotivo”, hanno incluso voci di testimoni, consultazioni di archivi e interviste a storici. Questo percorso ha aiutato i ragazzi a capire che la Storia è fatta di scelte individuali e gesti di solidarietà.
I Tre Pilastri del Progetto: R³ in Azione
Il percorso si è sviluppato attorno ai tre concetti chiave.
Resistere. Il lavoro sulla Resistenza è stato affrontato come un’indagine critica, confrontando i valori del 1945 con le sfide attuali. Tra queste sfide figurano il riemergere di discorsi d’odio, le disuguaglianze sociali e la manipolazione dell’informazione. Il progetto suggerisce che “Resistere”, oggi, può significare opporsi al bullismo, difendere l’ambiente o ascoltare chi è diverso.
Ricordare. Questo pilastro si concretizza nello stand mobile. I visitatori troveranno materiali storici ma anche installazioni interattive, come il QR Code che porterà alla riproduzione della puntata pubblicata sulla piattaforma di distribuzione podcast. La 3ª Grafica ha inserito nel lavoro una rappresentazione visiva della loro idea di “Libertà” ricreata da un motore generativo di immagini AI; i “prompt” sono state le parole chiave dalle quali partire per rendere, in modo trasversale, la loro personale idea di libertà, senza limiti o indicazioni.
Rinnovare. L’ultimo punto sottolinea l’importanza di trasformare la memoria in progetto. Rendere attuali questi principi, valutare se oggi possano essere messi in discussione o addirittura sostituiti da un nuovo ordine di valori che vorrebbe rimettere in discussione i principi fondanti nati dalle macerie e dai disastri della Seconda guerra mondiale, valori fondamentali su cui si basano la nostra Costituzione e la storia della nostra Repubblica.


Il Ruolo dei Docenti
La realizzazione del progetto è stata possibile grazie al supporto dei professori Antonio D’Alessi, Paola Bortoluzzi, Serena Agnoletto e Luciano Ferrai. Hanno trasformato l’idea iniziale in un percorso didattico strutturato, guidando gli studenti nella ricerca delle fonti, nella stesura dei contenuti e nella progettazione grafica del lavoro. Hanno anche agito da collegamento tra la scuola e l’ISTRESCO, evidenziando come l’educazione civica possa andare oltre l’aula.
Il Senso del Progetto
Il progetto R³ mira a far comprendere il significato profondo della memoria storica. Nelle parole di una studentessa della 3a Grafica, citata durante l’intervento, “Prima, la Libertà per me era solo una parola sul vocabolario. Ora so che è una scelta che si fa ogni giorno”. Questo concetto riassume il senso di R³: trasformare la memoria in un verbo attivo, inteso non come nostalgia, ma come impegno concreto.