
“Disfrutar de la vida y arriesgarse a que sea bella”

Il sogno di partire per un altro Paese
Con questa frase (Godersi la vita e correre il rischio di renderla bella) mi ha salutato il paese che mi ha accolto per cinque mesi, mentre percorrevo i corridoi dell’aeroporto, trascinando non solo valigie pesanti, ma anche una nuova vita che avevo scelto di vivere dall’altra parte del mondo.
Tutto è cominciato un anno e mezzo fa, quando, curiosa della possibilità di trascorrere un periodo in un altro paese, ho iniziato a informarmi e partecipare alle conferenze organizzate dalla mia scuola sulla mobilità studentesca.
L’opportunità grazie a Intercultura

Sapevo che i costi sarebbero stati elevati e non potevo certo chiedere alla mia famiglia di fare un sacrificio così grande. Le mie speranze si stavano lentamente affievolendo, finché non ho scoperto le borse di studio offerte da Intercultura.
Durante il periodo di selezione, quando si compilano i documenti necessari per partecipare al programma, ho avuto l’opportunità di conoscere i primi volontari. Durante il colloquio mi è stato chiesto di presentarmi e di fare una lista dei paesi in cui sarei voluta andare. “Sono Emma Marie, ho 16 anni e mi piacerebbe molto visitare paesi dell’America Latina, come Argentina, Costa Rica, Cile o Messico, o anche la Finlandia”. Come si può notare, le mie idee erano piuttosto contrastanti. Devo essere sincera, il mio obiettivo era esplorare una parte del mondo, scoprire una realtà diversa, indipendentemente dal paese in cui sarei capitata. Ma quando mi è arrivata la mail che mi assegnava la Costa Rica, ho cominciato a tremare dalla gioia, saltellando per casa per un’ora intera. Quel desiderio, che sembrava così lontano, stava finalmente diventando realtà.

La preparazione alla partenza
Grazie agli incontri di formazione, ho avuto modo di confrontarmi con gli altri ragazzi del mio centro locale e i volontari, condividendo emozioni e timori in preparazione per la partenza.
Così, il 26 luglio 2024, sono partita da Roma con un gruppo di cinquanta italiani verso una destinazione che ora considero casa. AFS Costa Rica (Intercultura) ci ha accolti in un campo di formazione insieme ad exchange students provenienti da tutto il mondo. Il mondo intero riunito in un solo posto, comunicando e stringendo legami di amicizia al di là della lingua, della cultura e di ogni barriera che l’uomo possa immaginare.
Semplicemente esseri umani uniti proprio grazie alle loro differenze. Credo che questo riassuma l’essenza di Intercultura: la capacità di andare oltre, di unire le diversità facendole sentire non come un elemento discriminatorio, ma come una necessità.

La vita con la famiglia ospitante
Qualche giorno dopo il mio arrivo, ho incontrato la mia famiglia ospitante, che da subito ho sentito come tale. All’inizio non è stato facile superare la nostalgia di casa, oltre alla consapevolezza di essere effettivamente sola, dall’altra parte del mondo. In quei momenti, i volontari sono stati per me una presenza fondamentale, e grazie a loro e al dialogo con la mia nuova famiglia, sono riuscita a trovare gli aspetti positivi di questa esperienza.
Mi era stata data l’opportunità di ricostruire la mia vita da zero, di capire chi sono e che persona voglio diventare, di fidarmi delle mie capacità, senza paura di chiedere aiuto quando ne avevo bisogno. Sono passata da un periodo in cui tutto mi sembrava semplicemente “diverso” dall’Italia, e dove il paragone era costante, ad apprezzare davvero ogni singolo aspetto di ciò che stavo vivendo.

Un’esperienza che lascia il segno
Quello che un’esperienza del genere ti regala è talmente importante che è difficile racchiuderlo in semplici parole. Non si può condensare in una frase. I legami che si creano sono così forti che non possono essere spezzati dalla distanza di un oceano. Ho gli occhi pieni del mio nuovo paese, delle persone, dei paesaggi, delle parole. Ho gli occhi che, dopo un periodo in cui sembravano aver perso la loro luce, sono tornati a brillare, grazie a una nuova visione della vita.
Anche se sono ritornata, una parte di me apparterrà sempre alla Costa Rica e cercherò di vivere sempre secondo il ¡Pura Vida! (vita pura: godersi la vita a prescindere dalle circostanze).
E l’esperienza non si esaurisce qui. È possibile far parte di Intercultura anche come volontari o per diventare famiglia ospitante e stravolgere la vita di qualcuno proprio come è successo a me!
Emma Marie Manfrini
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