Lágrima di Francisco Tárrega: amore eterno e dolore

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Lágrima e l’amore di un padre

Molti amori nascono e si spengono nel breve arco di un battito di ciglia, soprattutto in un periodo come San Valentino, in cui cuori si incontrano e si separano. Ma esistono anche amori che non conoscono confini temporali, amori spezzati non dall’instabilità emotiva degli uomini, ma dall’inevitabile destino.
Lágrima non racconta un amore romantico, ma quello più puro e struggente: l’amore di un padre per la figlia perduta.
Nel repertorio chitarristico classico, poche composizioni riescono a condensare così tanta espressività e bellezza in così poche battute come Lágrima di Francisco Tárrega. Questo piccolo gioiello musicale, della durata di appena un minuto e mezzo, racchiude un universo di emozioni che spaziano dalla dolcezza alla malinconia.

La storia tragica dietro Lágrima

Nonostante spesso si dica che Lágrima sia stata composta durante un soggiorno di Tárrega a Londra, il brano è legato a un evento tragico nella vita del compositore. Nel dicembre del 1891, al suo rientro a casa dopo una serie di concerti a Maiorca, Tárrega scoprì che sua figlia di quattro anni, Concepción, era venuta a mancare. Questo evento segnò profondamente il Maestro, che conservò fino alla fine dei suoi giorni una ciocca di capelli della bambina nella custodia della sua chitarra.
Il titolo Lágrima, che in spagnolo significa “lacrima”, suggerisce una profonda malinconia, riflettendo il dolore inconsolabile di un padre per la perdita della figlia. Tuttavia, nel brano si avverte anche un senso di dolcezza e purezza, quasi a voler dipingere il ricordo dell’innocenza della bambina.

Analisi musicale di Lágrima

Lágrima ha due sezioni contrastanti:

  • Prima parte (in Mi maggiore): una melodia delicata e cantabile, che evoca un senso di dolcezza e speranza. La linea melodica principale è accompagnata da un arpeggio leggero, che dona fluidità e morbidezza al brano;
  • Seconda parte (in Mi minore): il passaggio alla tonalità minore introduce un’atmosfera più malinconica e riflessiva. Qui la melodia assume un carattere più intimo, quasi come se esprimesse la rabbia e l’impotenza di fronte a un triste destino.
    È presente anche una ripresa della sezione iniziale che chiude il brano con un senso di circolarità, lasciando un’eco di dolce nostalgia.

Perché Lágrima è tanto amata?

Ci sono molti motivi per cui lágrima continua ad affascinare chitarristi e ascoltatori. In poche battute, il brano riesce a trasmettere un’intensità emotiva straordinaria. Può essere suonata come studio, come pezzo da concerto o anche in momenti intimi. Sapere che Lágrima è legata a un evento così doloroso nella vita di Tárrega permette di interpretarla con maggiore consapevolezza emotiva.
La sua dolce malinconia lo rende un brano ideale per accompagnare una serata, ma è anche una dimostrazione che l’amore (in alcuni casi) non si esaurisce nel tempo.

Lágrima: un capolavoro di semplicità ed emozione

Lágrima è un brano che dimostra come la musica non abbia bisogno di essere complessa per essere straordinaria. La sua delicatezza e il suo lirismo lo rendono una delle composizioni più toccanti del repertorio chitarristico, capace di parlare direttamente al cuore di chi lo suona e di chi lo ascolta.
Ogni chitarrista, indipendentemente dal livello, dovrebbe avere Lágrima nel proprio repertorio: un piccolo capolavoro che racchiude tutta l’anima romantica della chitarra classica e la struggente memoria di un padre per la sua bambina scomparsa.

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