
Filosofia e Sport: Un Legame Profondo e Storico
Filosofia e sport… possiamo immaginare due discipline più diverse? Eppure trovano entrambe la loro origine in Grecia, dove la vigorosità del corpo e quella della mente erano considerate collegate e complementari per perfezionare se stessi. Viene superato così un insignificante dualismo che riconduce mente e corpo a una netta separazione, facilmente confutabile attraverso quelli che la psicologia definisce sintomi psicosomatici, ovvero le parole attraverso cui il nostro corpo esprime un possibile disagio psichico.
L’Insegnamento degli Antichi: Corpo e Mente come Unità
Gli Antichi lodavano l’attività fisica principalmente per le sue capacità educative e di sviluppo armonico delle persone, che attraverso lo sport imparavano ed imparano la disciplina, il rispetto delle regole, la gestione e l’organizzazione del proprio tempo, la cooperazione e l’accettazione della sconfitta, nella consapevolezza di trovare la forza, sia fisica che mentale, per migliorarsi quotidianamente. Insomma, non solo un banale tempo libero.
Platone: Lottatore e Filosofo
Non tutti sanno ad esempio che Platone fu anche un lottatore. Nel dialogo Timeo si legge, infatti, che «chi si dedica alla ricerca scientifica o qualche altra intensa attività intellettuale bisogna che anche al corpo dia il suo movimento». La filosofia, potremmo dire, è nata con lo sport, «vale a dire con quella cultura agonale del dialogo e del confronto equo tra pari che ispirava le antiche competizioni greche». Platone concepisce la filosofia come «dialogo vivo, corpo a corpo, lotta ed insegna ai suoi allievi assetati di conoscenza la cura di sé come allenamento e combattimento permanente, perché nella vita ci si trova nella posizione di un lottatore che dev’essere in grado di fronteggiare, con coraggio, gli eventi». Un po’ lottatori ci sentiamo alla mattina quando ci alziamo dal letto e andiamo a scuola, no?
Lo Sport come Microcosmo Sociale: Etica e Morale
Lo sport può inoltre rappresentare un microcosmo sociale in cui venire a contatto con concetti morali come onestà, equità, giustizia e rispetto reciproco tra avversari e compagni di squadra. Tali valori si scontrano rumorosamente, come sottolinea il filosofo francese Jacques Derrida, con le pratiche di doping e le logiche di potere che sappiamo fare anch’esse parte del mondo agonistico, da cui può emergere un’interessante riflessione su come l’essere umano cerchi sempre più di spingersi oltre i propri limiti.
Julio Velasco: Filosofia e Sport nel Lavoro di Squadra
Per concludere, come tralasciare uno dei grandi portavoce del rapporto tra filosofia e sport: Julio Velasco? Uno degli aforismi più importanti di questo allenatore di pallavolo argentino naturalizzato italiano recita, infatti, «che il vero talento ce l’ha chi ha la capacità di apprendimento e la mantiene nel tempo», frase che riflette profondamente la sua formazione filosofica. Se la filosofia, infatti, è l’inesauribile amore per la sapienza e la conoscenza, lo sport è l’inesausta ricerca del miglioramento, della perfezione del gesto tecnico, della volontà di resistere e mantenere concentrazione e performatività fino all’ultimo secondo della partita.
Conclusioni: Filosofia e Sport, Due Facce della Stessa Medaglia
Vi sembrano ancora così differenti, sport e filosofia?
Facebook https://www.facebook.com/chiavesophia
Instagram https://www.instagram.com/chiavesophia/
Twitter https://x.com/ChiaveSophia