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Nella mia vita ho iniziato a sentirmi diversa quando per la prima volta capii veramente qual era la mia passione.
Era un giorno d’estate, quando io e mia mamma portammo mio fratello a provare un nuovo sport.
Avevo solo sette anni, quando per la prima volta entrai in un luogo che non avevo mai visto prima d’ora. Era una remiera.
La remiera è un luogo dove tengono tutta l’attrezzatura (barche, forcole, remi…) per poter praticare voga. Non avevo mai sentito parlare di questo sport, ma solo a vedere le barche in legno, mi venne la pelle d’oca.
Era tutto magnifico, mi sembrava di essere entrata in un sogno, da cui non mi sarei mai voluta svegliare.
Da quel giorno tutto cambiò, la mia vita iniziò ad essere diversa. Iniziai a capire che cosa volesse dire saper fare sacrifici, saper fare fatica, iniziai a conoscere meglio Venezia, entrando nel cosiddetto “mondo veneziano”, un mondo bellissimo pieno di storia e di passione. Ed è proprio lì, a Venezia, che ho potuto conoscere molte ragazze della mia stessa età, con le quali ho iniziato non solo a condividere la mia passione per la voga, ma anche a frequentare le isole di Venezia.
Più passava il tempo e più cresceva la mia passione per questo sport.
L’emozione che si prova quando si sfila in Canal Grande, circondato da tutti quei grandissimi monumenti e palazzi storici e tutta quella gente che fa il tifo da terra, è talmente grande che non si riesce nemmeno a descrivere a parole.
A volte non mi rendo neanche conto della fortuna che ho avuto, della grande possibilità che mi è stata data.
Ho provato anche a convincere alcune mie amiche a provare voga, ma si vede che non sono riuscita a trasferire loro la mia passione per questo sport.
La voga non è da tutti, richiede determinazione e fatica, ma soprattutto per noi ragazze è un po’ più difficile praticarla, perché veniamo penalizzate rispetto ai maschi.
Proprio per questo motivo che dopo tanti anni, nell’estate dell’anno 2023 noi ragazze di Venezia abbiamo fatto sentire la nostra voce, chiedendo la piena parità tra ragazzi e ragazze.
Noi ragazze volevamo solo poter fare ciò che ci rendeva felici, ma come si poteva fare se non venivamo considerate?
Fu così che, solo dopo tanto tempo, tante interviste e articoli di giornale, siamo riuscite a fare la storia: siamo riuscite ad introdurre una nuova categoria per noi ragazze, al pari dei nostri coetanei maschi.
La svolta avvenne proprio il 17 settembre del 2023, quando per la prima volta in assoluto, nella regata di Burano, noi ragazze potemmo gareggiare!
L’incontro con questo sport, dunque, non solo ha portato un cambiamento nella mia vita, ma ha anche contribuito ad un cambiamento nel mondo della voga, un cambiamento che verrà ricordato per molti anni.
Viola Bortolan – Istituto Palladio
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