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Nuove idee per l’umanità ed una fumante sostenibilità
Introduzione Prof.sse Privitera Alessia e Silvestri Isabella
Gli studenti di 4B di sala e vendita, attraverso le attività previste dall’unità di apprendimento in oggetto, hanno avuto l’opportunità di studiare in modo più interessante e coinvolgente una pagina storica importantissima: l’Illuminismo.
Oltre alla realizzazione di un’infografica di promozione del reportage e la creazione di un prodotto multimediale (compito di realtà), gli studenti parteciperanno anche al Concorso “Maestri dell’espresso junior, promosso da Illy Caffè, coordinati dal loro docente di sala Stefano Tronchin.
Queste forme di apprendimento fuori aula, basate sull’esperienza rappresentano un modo più efficace di vivere i contenuti storici che solitamente vengono considerati poco stimolanti dagli adolescenti.
Infine la possibilità di partecipare al Concorso ha incrementato la motivazione, l’impegno scolastico e di conseguenza l’autostima.
SAPERE AUDE!
Uscita didattica al caffè Pedrocchi e al Palazzo del Bo
Le sale del Pedrocchi e le aule del Bo. Abbiamo deciso di andare a Padova per visitare il Palazzo del Bo e il caffè Pedrocchi, due luoghi inerenti al percorso didattico che abbiamo affrontato durante il trimestre. Infatti, questa uscita è legata l’Uda trasversale “Lumi e caffè” che è stata scelta perché attinente al nostro percorso di studi ed in particolare al caffè. Abbiamo studiato in Italiano e Storia Galileo Galilei mentre in Storia abbiamo studiato l’Illuminismo e i caffè letterari. Visitare questi due luoghi ci ha dato un’ottima opportunità per approfondire la storia e visitare Padova e i suoi luoghi di cultura.
Caffè Pedrocchi, la storia. Il caffè fu istituito inizialmente da Francesco Pedrocchinel 1792, anno in cui acquistò un primo spazio che diventerà il primo bar del Pedrocchi. In seguito, il figlio Antonio Pedrocchideciderà di ampliare gli spazi allargandosi su tutte le zone circostanti.
Le sale. Sala bianca: la parte più “storica” del bar: qui l’8 febbraio 1848 le truppe austriache aprirono il fuoco contro un gruppo di studenti universitari che si volevano ribellare, uccidendo lo studente Giovanni Anghinoni, a cui oggi è intitolata una via vicina.
Sala rossa: presente il banco storico del Pedrocchi e il soffitto affrescato dove sono rappresentati alba e tramonto.
Sala verde: la sala più famosa dove vengono ospitate le persone che non consumano. Da questa sala deriva il detto “Sono al verde”.
Curiosità. Nella Sala bianca è presente ancora adesso un foro di proiettilein memoria del tragico evento. Il Pedrocchi, nella sala verde, serve caffè americano e acqua agli studenti universitari gratuitamente. Tempo fa quando pioveva offrivano anche gli ombrelli, cosa andata in disuso per colpa dei costi.
Palazzo del Bo, la storia. Degli studenti dell’università di Bologna si spostano a Padova, nasce così nel 1222 l’Università di Padova. La sua sede storica, il Palazzo del Bo è chiamato così perché il precedente proprietario gestiva una locanda chiamata Hospitium Bovis. I lavori di restaurazione iniziarono nel 1493 e finirono nei primi anni del 1600. Durante la ristrutturazione nel 1594 fu fatto costruire il primo teatro anatomico (spazio dedicato allo studio del corpo umano attraverso la dissezione dei cadaveri, con la forma di cono rovesciato), dall’illustre professore Gerolamo Fabrici d’Acquapendente.
La rinomata Università di Padova oltre ad essere la seconda più antica al mondo, ha ospitato la prima donna laureata nel mondo. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Nasce nel 1646 in una nobile famiglia veneziana. Non potrà laurearsi in teologia ma nel 1678 si laurea in filosofia.
È il primo segnale di una nuova apertura per le donne.
Le Bo’s tips. La cattedra dove Galileo Galilei insegnava è ancora presente all’interno della struttura, da questa cattedra deriva il detto salire in cattedra.
L’università nasce grazie ad un gruppo di ragazzi che provengono da diverse mete ma hanno un unico desiderio: accrescere e condividere il proprio sapere.
Visitare il teatro anatomico provoca una sensazione abbastanza unica nel suo genere, motivo per cui consiglio di visitarlo a chi può.
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TRA CAFFÈ E LUMI
In data 6 dicembre 2024, ho visitato la città di Padova, in particolare il famoso caffè Pedrocchi e il palazzo del Bo. Sono stati entrambi edifici molto affascinanti, sia dal punto di vista storico che dal punto di vista monumentale, perché, dopo averli studiati da tempo in Storia e Italiano, è stata una bellissima sensazione perchè mi è sembrato quasi “strano” vederli realmente. Penso sia stata un’esperienza che non è da tutti i giorni, visto che abbiamo ricevuto una panoramica completa su tutto quello che abbiamo visitato. La nostra professoressa d’Italiano ha avuto l’intenzione di portarci a visitare tutto ciò, perché si collegava con l’UDA per approfondire l’argomento. Grazie alle spiegazioni delle guide, sono riuscito a conoscere molte curiosità a riguardo, che hanno arricchito il mio bagaglio culturale.
Caffè Pedrocchi
Il Caffè Pedrocchi è stato il luogo che mi è piaciuto di più dell’uscita perché ha uno stile lussuoso e allo stesso tempo antico che accoglie i clienti in modo perfetto. La direttrice ci ha spiegato qualsiasi dettaglio del Pedrocchi; dalla storia “antica” fino ad arrivare alla struttura attuale del caffè. Erano i primi del 18oo quando Antonio Pedrocchi, famoso caffettiere bergamasco, cominciò a sognare un caffè monumentale situato proprio al centro della città di Padova. Il suo desiderio era chiaro: “Doveva essere il caffè più bello della terra”. Ereditata la bottega del caffè del padre, Antonio commissionò il progetto all’architetto veneziano Giuseppe Jappelli, perché gli desse un’impronta unica ed elegante. Oggi accoglie molti eventi di classe e non, ma soprattutto è rimasto uno dei più importanti e antichi edifici della città di Padova.
La parte che mi ha colpito di più è stato il suo bar dallo stile sfarzoso ma stupendo. Personalmente mi sono sempre piaciuti i luoghi lussuosi perché hanno uno stile antico e classico che mi fanno sentire sempre a mio agio. Ho lavorato spesso in hotel di lusso che trattavano i propri clienti con calma e dolcezza proprio come al caffè Pedrocchi, quindi penso che continuerò a cercare luoghi di questo tipo dove la mia mente riposa e immagina senza limiti.
Palazzo del Bo
Il Palazzo del Bo a Padova è sede storica dell’Università di Padova, fondata nel 1222. Il nome “Bo” deriva probabilmente dal termine dialettale per “bue”, che si riferiva all’ingresso del palazzo. Il palazzo è famoso per il suo antico teatro anatomico, dove si tenevano le prime dissezioni pubbliche, e per la sua architettura che riflette secoli di storia accademica e scientifica. Assieme alla guida abbiamo visitato la cattedra di Galileo Galilei e la sala anatomica dove sezionavano i corpi per gli studenti dell’università.
Conclusioni
È stata un’uscita molto stimolante e la consiglierei a molti altri studenti della scuola o futuri alunni perché con questa esperienza potranno accrescere il sapere scolastico e conoscere qualcosa in più su una stupenda città che ha ospitato e ospita studenti da ogni parte del mondo all’insegna del cosmopolitismo e del melting pot: due parole chiave che devono sempre essere accresciute nella nostra società.
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