Incontri ristretti

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Photo of a residential security fence

Lunedì 25 Novembre 2024 noi ragazzi della classe 4 GTR dell’Istituto Giorgi-Fermi (manutenzione e trasporti, sede di via Terraglio) abbiamo trascorso una mattinata di scuola diversa dal solito: siamo entrati nell’I.P.M. (ISTITUTO PENALE MINORILE) di Treviso, per incontrare i nostri compagni “di dentro”.

La giornata è già di per sé importante, è una ricorrenza che serve a combattere la violenza contro le donne, noi tutti l’abbiamo celebrata in modo significativo.

Questi due Istituti sono in collaborazione grazie al progetto “Voci di dentro, voci di fuori”, che è organizzato dal CSV di Treviso, ripreso quest’anno dopo gli anni della pandemia.

L’ingresso è stato preparato attraverso vari incontri tenuti in aula: i volontari che operano nell’IPM, gli educatori penitenziari ci hanno accompagnati spiegandoci molto bene quello che saremmo andati a fare.

Le due classi hanno preparato (separatamente) dei lavori in merito alla violenza, come ad esempio una poesia e una canzone scritte dai ragazzi dentro, oppure l’esposizione di materiale dove si parla degli abusi sulle donne e di come fare per diminuirli, aiutando le donne a denunciare.

È stata una mattinata particolare, un “fare scuola” diverso dal solito: prima di entrare ci sentivamo impauriti e curiosi, non sapendo quello che avremmo trovato. Ci sentivamo forti, ma anche fragili e abbiamo capito che ancora per noi c’è la possibilità di scegliere.

All’esterno sembrava tutto così “normale” poi quando si sono aperte le porte, abbiamo sentito l’angoscia, il fiato sul collo e gli sguardi dei ragazzi che temevano il giudizio.

Una volta varcata la soglia e superati i doverosi controlli, ci siamo sentiti “chiusi”, in balìa di qualcosa di sconosciuto. Nell’entrare in palestra, un ambiente nel quale si svolgono le attività ricreative, i nostri compagni “ristretti” ci stavano aspettando e i loro sguardi ci scrutavano da lontano.

Per stemperare la tensione avevamo preparato un gioco “rompighiaccio” che è servito per renderci conto che eravamo tutti uguali, tutti ragazzi della stessa età e tutti pronti a collaborare per un unico obiettivo: combattere la violenza!

Il momento forse più importante è stata la pausa ricreativa, quella che ci ha permesso tra un dolce e l’altro, che avevamo portato noi per ringraziare dell’ospitalità, di chiacchierare tutti insieme, di confrontarci rispetto a diversi temi. In quel momento le barriere sono crollate definitivamente e ci siamo trovati uno di fronte all’altro, persone e non reati.

Il momento dei saluti è stato difficile, sia per noi che ce ne dovevamo andare, sia per loro che non avevano nessuna voglia di restare “soli”.

Una volta usciti abbiamo ritrovato un senso di tranquillità, ma anche di preoccupazione per come i ragazzi dentro riusciranno ad affrontare il loro futuro, aggiustando gli errori commessi.

Ringraziamo il nostro istituto Giorgi per averci offerto questa importante opportunità, ringraziamo il CSV per averla realizzata (nella persona della nostra cara Erica che con entusiasmo e tanti sorrisi rassicuranti ha saputo coinvolgerci completamente), ringraziamo il CPIA nella persona della Prof.ssa Bonetti per averci avvicinati ad una realtà troppo spesso dimenticata e soprattutto ringraziamo i nostri compagni di “dentro” che ci hanno fatto capire che nessuno di noi è uno sbaglio, che nessuno di noi è il reato commesso, ma che ciascuno di noi è una persona che ha molto da dare, recuperando e dimostrando di poter cambiare.

Gli studenti della 4 GTR dell’I.P. Giorgi di Treviso

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