Lo spiega Francesco Cucinotta, Presidente CPS Treviso
Qualche volta succede di pensare di non avere un impatto sulle cose che succedono intorno a noi, sulla comunità in cui viviamo, sulla realtà che ci circonda. Questo è il contrario di quanto avviene all’interno della Consulta Provinciale degli Studenti, dove ogni giorno cerchiamo di impegnarci per migliorare.
Essere parte della Consulta vuol dire cercare di capire i meccanismi che stanno dietro alle decisioni, il lavoro nascosto nell’organizzazione della scuola e delle nostre città. Spesso si dice che la Consulta non faccia nulla, ma queste sono considerazioni basate sull’apparenza; il nostro lavoro sta spesso dietro le quinte, dietro tavoli istituzionali ed eventi formali e nei lunghissimi documenti inviati al Ministero. Molte volte, in realtà, si beneficia del lavoro fatto dalla Consulta senza neanche rendersene conto, quando si partecipa ad un comitato studentesco o ad una conferenza con la propria classe, persino quando si prende la navetta per tornare da scuola a volte c’è lo zampino della Consulta.
A tutti quelli che rimangono scettici però, consiglierei di candidarsi, perché la Consulta è in primis l’impegno dei giovani a migliorare sempre di più la comunità, nei modi nei tempi dovuti ma esserne parte. Tutti possiamo candidarci come rappresentanti, tutti possiamo rivolgerci ai nostri rappresentanti nel momento del bisogno, tutti siamo e dobbiamo essere rappresentati. Ogni studente dovrebbe sentirsi sempre e comunque una parte attiva ed importante nella vita della propria scuola. La Consulta è gli studenti che rappresenta, ed è fondamentale che ogni studente della provincia sappia che i rappresentanti della Consulta sono sempre a loro disposizione, che le loro idee sono e verranno sempre ascoltate, e qualora volessero più informazioni su ciò che facciamo si sentano liberi di chiedere, perché il nostro compito è innanzitutto questo, esserci. In ogni momento la Consulta può essere contattata attraverso i Rappresentanti della Scuola. Nel corso di questi mesi in molti Istituti ci saranno elezioni suppletive per eleggere alcuni Rappresentanti e quindi c’è anche la possibilità per chi fosse interessato di assumersi questa grande, ma bellissima responsabilità. Tuttavia anche nel caso in cui non si possa entrare in Consulta non significa che non si possa lo stesso partecipare agli eventi e conoscere il lavoro della CPS, basta contattare i propri rappresentanti.
Per ogni informazione in più: cps.treviso@istruzioneveneto.gov.it – IG @cpstreviso
Francesco Cucinotta – Presidente CPS Treviso
La Consulta Provinciale degli Studenti è l’organismo che rappresenta istituzionalmente e su base provinciale gli studenti. Ogni scuola del secondo grado può esprimere due rappresentanti, i quali restano in carica due anni (l’elezione avviene entro il 31 ottobre).
Indipendente dalle correnti partitiche, essa si caratterizza perché assicura il più ampio confronto tra gli studenti delle scuole del secondo grado della provincia, i quali vivono assieme momenti di formazione con esperti, ma anche in peer education, cercando di valorizzare quanto viene realizzato nelle singole scuole. La CPS collabora strettamente con l’Ufficio Scolastico provinciale, di cui è parte, formula proposte ed esprime pareri su progettualità in collaborazione con enti e istituzioni del territorio.
Non da ultimo, le Consulte delle varie province si riuniscono in un Coordinamento Regionale, e questo ultimo in un Coordinamento nazionale che viene, nella sua componente presidenziale (UCN), convocato dal Ministro dell’Istruzione, come è accaduto il 3 ottobre di quest’anno.
La voce degli studenti è indispensabile per far stare bene la Scuola. La CPS è una grande opportunità di sviluppo personale e in termini di partecipazione alla creazione della comunità scolastica.
Prof.ssa Luisa Celeghin
Referente UAT TV – Legalità, Politiche giovanili, Partecipazione
