Alla ricerca (istruzioni per l’uso) – Pt.2
Eccoci di nuovo qui per parlare della ricerca e della candidatura per il tuo nuovo viaggio. Spero veramente che il mio articolo precedente ti abbia incuriosito (se sei qua a leggere anche questo, vuol dire di sì). Ora però è arrivato il momento di mettere da parte le chiacchiere e di buttarsi nelle scartoffie, molto emozionante a parer mio.
Partiamo subito con la parte che crea più ansia: bisogna vincere un bando, e non sempre ci si riesce, ma non demordere caro lettore, sono qui per aiutarti (per quello che posso)! Innanzitutto chiarisco che i viaggi proposti partono principalmente per i ragazzi dai 16 anni, coloro che hanno compiuto 18 anni sono molto più fortunati però, dato che la maggiorparte è per loro, invece per chi ha 13/14 anni è più difficile trovare qualcosa, ma questo non vuol dire che bisogna mollare, anzi, basta mettersi di buona voglia alla ricerca.
Ma quindi, ti starai chiedendo, come si prosegue? Bisogna navigare in rete, e tanto, perché non esiste un sito unico, bensì molti.
Puoi iniziare cercando nel motore di ricerca che preferite (google, opera, safari ecc.): Erasmus +, scambi giovanili, youth exchange o, partire da questi siti in cui ho cercato anche io: www.portaledeigiovani.it, www.scambiinternazionali.it, https://www.scambieuropei.info/ e https://www.linkyouth.org/freego/, in questo modo avrai una quadro generale per scegliere l’esperienza che ti interessa, anche in base all’età. Infatti è fino a 30 anni che si può fare domanda, perciò approfittane finchè puoi!
Come ho agito io? Prima di tutto ho cercato un progetto di scambio “aperto” (disponibile) il cui tema fosse tra le mie attuali passioni che sto coltivando, ho verificato i requisiti richiesti, ho fatto domanda di partecipazione e ora non resta che attendere una risposta.
Per i maggiorenni è possibile il volontariato e i tirocini, di seguito riporto i siti trovati: https://youth.europa.eu e https://europa.eu/youth/solidarity_it. Ammetto che trovare un gruppo non è facilissimo… sono molti, dispersi per vari portali e li caricano non insieme ma a differenza di giorni e settimane. Bisogna stare attenti appena escono perché ti avviso che molti ragazzi tentano la fortuna, quindi ti lascio immaginare la concorrenza che c’è. Altra particolare cosa a cui bisogna prestare attenzione è la data di pubblicazione perchè mi è capitato più di qualche volta che risalivano ad anni addietro, per esperienza i siti sono sempre più aggiornati rispetto ai social network, quindi inizialmente cimentati con quelli, anche perché forniscono tante informazioni generali. In Instagram si trovano anche associazioni locali che candidano però solo ragazzi del luogo, quindi porre sempre la massima attenzione, inoltre si rischia di perdersi in un mare magnum: post vecchi, bandi scaduti ecc. E’ più una tappa di inizio dove tutto è una pubblicità continua. In questo caso comunque, se ti può essere utile, ho cercato “youth exchange” e mi sono armata di pazienza scorrendo tra i risultati.
Conclusa la parte di ricerca del bando, è arrivata la parte più complicata: l’invio della domanda di partecipazione. Solitamente inizia con l’inoltro del proprio curriculum e di una lettera che contenga le motivazioni che hanno portato a scegliere quella determinata esperienza, a volte viene chiesto anche un colloquio finale (in questo caso è però segnalato fin dall’inizio).
La stesura del curriculum è difficile ma, una volta scritto, è valido per tutte le candidature disponibili. E’ anche importante sottolineare che è una buona occasione per iniziare a riassumere il proprio percorso scolastico, le proprie competenze, le passioni, gli hobby, gli sport creando così una presentazione generale. Ciò che si modifica di volta in volta è la lettera di motivazioni che varia a seconda della tematica del bando scelto. Questa deve essere sincera, e deve dimostrare che ci tieni veramente, e che hai buone intenzioni volendo offrire qualcosa di sé al gruppo, quindi più ti mostri affine, più hai possibilità di essere tra i vincitori.
Infine rimane sperare di vincere il bando, l’attesa è dura, lo so per certo, ma la cosa che ti consola durante questo periodo è il fatto che se non ti prendono in una è possibile che vieni accettato nella seconda candidatura inviata. L’importante è provare su più fronti, così da avere più possibilità e occasioni. Ti ricordo di non farti spaventare dalla lingua che è uno dei tanti problemi che blocca. Confido nel tuo coraggio e spero vivamente che tu venga scelto.
È con la speranza che ti lascio questa volta (e anche un pò di ansia).
Buona esperienza!
Anonima