La pioggia e il freddo dell’Irlanda non fermano i dieci del Planck

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Il nostro Erasmus ci ha catapultati in un paese della costa occidentale dell’Irlanda, una realtà molto diversa da quella a cui siamo abituati, a cominciare dal clima, e non è stato sempre facile adattarsi.

Siamo stati ospitati da famiglie locali spesso assieme ad altri studenti di diverse nazionalità, con cui ciascuno di noi ha imparato a comunicare e a mediare. Poi è arrivato il lavoro. Ognuno è stato assegnato ad un’azienda diversa: è stata un’esperienza simile a quella di Pcto (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento frequentato in Italia), le mansioni assegnate sono state le più disparate, alcune di ambito informatico altre però meno specializzate e più manuali.

Durante la settimana le giornate si passavano al lavoro, con orari diversi per ogni azienda, al pomeriggio c’era il tempo per incontrarci in piazza ed esplorare. Nei weekend, essendo liberi dalle attività lavorative, abbiamo visitato alcune città dell’Irlanda: Galway, Cork e Dublino, le Cliffs of Moher. Ci siamo mossi in autonomia, per cui abbiamo avuto modo di sperimentare il trasporto pubblico irlandese, molto diverso da quello italiano. Abbiamo imparato ad adattarci anche la cibo, in genere preparato in modo frettoloso dalla host-family per sfamare numerose persone.

Nonostante queste difficoltà ciascuno di noi si è arricchito di esperienze e conoscenze nuove, vivere in un altro Paese richiede energia ed impegno ma alla fine costituisce un bagaglio personale ineguagliabile.

Linda Uliana e Nicolò Bertazzo -classe 5C Informatica

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