Capodanno, tradizioni e usanze dal mondo

0
2506
Piatti pieni di lenticchie e spumante a litri, biancheria rosso fuoco e trenini a ritmo di musica, urla di gioia e baci sotto il vischio.
Queste sono le vivaci usanze del Capodanno italiano, tra auguri, fuochi artificiali e botti, che rendono l’atmosfera scoppiettante e, talvolta, terrorizzante!
Ma quante svariate tradizioni esistono al mondo, nell’attesa del “final count-down”?!!
In Grecia la prima persona che mette piede in casa, a qualsiasi ora, deve buttare a terra un melograno così da spaccarlo: più saranno i chicchi sparsi sul pavimento, più i proprietari saranno fortunati nell’anno nuovo! E le casalinghe cominceranno subito a faticare…
In Messico si passa tutta la giornata ad accendere e spegnere un fuoco, mentre in Germania si passa il tempo come se fosse carnevale, travestiti, a far baldoria per le strade.
I giochi tradizionali dell’Inghilterra, invece, consistono nel pescare con le dita della frutta secca che galleggia in un liquore bollente, disporre a terra un cerchio di tredici candele e saltarvi dentro senza spegnerne nemmeno una, o ancora, mangiare una mela incastrata in un bastoncino sospeso in aria grazie ad un filo senza spegnere la fiamma della candela che è infilata nell’estremità opposta.
In Francia i tappi volano via dalle bottiglie di champagne che scorre a fiumi in tutto il paese e in Spagna bisogna mangiare dodici chicchi d’uva nei dodici secondi prima della mezzanotte per portare fortuna a tutti i mesi dell’anno in arrivo, mentre in Sud America ci si veste tutti di giallo, colore del sole.
Insomma, di tutto e di più!
In Cina il 2008 è l’anno del Topo (nezumi), primo segno dell’oroscopo cinese, che tocca a persone gererose ed altruiste. Già alcune settimane prima del nuovo anno, gli artigiani delle varie città  attrezzano le loro botteghe per la costruzione di piccole bambole di legno a forma di topo; esse sono un regalo popolare per l’occasione. Spesso poi si vedono figure di topi dipinti su tele e tavole mentre augurano “kaiun!” (buona fortuna!), come si potrebbe ben vedere andando nel santuario di Nachikatsuura, ad Iwatsuki, dove c’è una gigantasca tavola con il simpatico roditore intento a mangiare una carota.
E questi sono solo pochi esempi…
Speriamo almeno che tutti questi riti scaramantici abbiano l’effetto desiderato! Buon anno a tutto il mondo!

Nicoletta Z.

Previous articleViaggiare, vivere, un po’ morire
Next articleProgetto Operatori di Strada delle Parrocchie di Treviso