Il dodo raffredado

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Haider Bucar

Tanto tempo fa, sull’isola di Mauritius nell’Oceano Indiano, viveva un uccello grande, grosso e strano, dal piumaggio soffice e una buffa forma a pera.

“Aveva un nome?
Certo che sì!
Lui era Toto

si chiamava così!
Un nome minuscolo,

perfino banale,
ma cambiando pronuncia, divenne…
virale!”

Per il povero Toto, tutto ha inizio con un acquazzone che gli fa prendere un brutto raffreddore. Da quel momento, alla domanda “come ti chiami?” non riesce a rispondere altro che: “Dodo”!

Ma il naso colante non è certo il più grande dei problemi: la situazione si fa davvero pericolosa quando inizia a starnutire, tanto che uno di questi starnuti lo fa sfrecciare su nel cielo. E qui succede qualcosa di veramente straordinario…

Quando la divulgazione va a braccetto con… l’umorismo!

“Ammettiamolo, la mia passione per gli animali insoliti ormai è un segreto di Pulcinella, ma c’è una ragione precisa per cui questa volta ho puntato sul dodo: mentre il mondo si affanna a scoprire nuove specie, io vado controcorrente e riscopro quelle che non ci sono più. Perché il dodo, con quella sua aria un po’ goffa e il suo destino infausto, merita una seconda chance. È la prova lampante che l’umorismo non ha confini, nemmeno quelli del tempo.” L’autrice Haider Bucar.

Dopo l’irriverenza del Vombato dal sedere quadrato, la scrittrice e illustratrice torinese Haider Bucar torna con un nuovo spassoso albo in rima per scoprire tante chicche su un animale decisamente fuori dal comune: il dodo.

Già a partire dal titolo, che contiene la “freddura” che dà origine alla storia, si intuisce il carattere scanzonato del volume, pieno di giochi di parole e perfetto per la lettura ad alta voce ma accessibile anche a bambine e bambini che iniziano a leggere in autonomia, perché scritto interamente in stampatello maiuscolo.

Attraverso un testo in rima attentamente costruito, l’autrice rivela nozioni e dettagli sulla vita e le abitudini del dodo, mentre le illustrazioni, umoristiche ed espressive, rendono la storia ancora più irresistibile.

A fine libro, una scheda tecnica ci dirà tutto quello che c’è da sapere sul dodo, offrendo informazioni scientifiche – nome latino, specie, classe e famiglia di appartenenza – e curiosità, come i segni particolari, il rapporto con l’uomo e il motivo della sua estinzione.

“Il caro estinto”

Pur non esistendo più, questo uccello che non sapeva volare e dal carattere mite (fin troppo mite!) è più famoso di molti altri animali ancora viventi, tanto che tutti ne abbiamo sentito parlare almeno una volta. La sua storia esemplare viene spesso usata per sensibilizzare sull’estinzione animale e lo ha reso in qualche modo un simbolo dei pericoli associati al comportamento scriteriato dell’uomo nei confronti degli animali.

Con un finale inaspettato, ironico ma anche delicatamente poetico, l’autrice fornisce a lettrici e lettori spunti per riflettere sulla sopravvivenza delle specie animali e sulla relazione che gli esseri umani instaurano con il mondo che li circonda.

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