
La storia di Malala e il progetto delle quinte di Paderno
La Giornata Internazionale della lingua madre si celebra il 21 febbraio.
Questa giornata viene ricordata ogni anno, perché il 21 febbraio 1952 la polizia uccise degli studenti del Bangladesh che manifestavano per il riconoscimento della loro lingua.
La storia di Malala, simbolo del diritto allo studio
Noi, alunni di quinta della scuola primaria di Paderno, in occasione di questa giornata, abbiamo svolto un percorso su Malala, una ragazzina pakistana alla quale, all’età di dodici anni, è stato proibito di andare a scuola, perché in quel Paese alle donne era negato il diritto di studiare.
Per lei tutto ciò era ingiusto, quindi scrisse un blog dove raccontò ciò che le stava accadendo e tutte le persone cominciarono a leggerlo.
Questo diede molto fastidio a coloro che non volevano che le donne andassero a scuola, così le spararono con la volontà di ucciderla. Ma lei sopravvisse e raccontò la sua protesta a tutto il mondo che ebbe modo di conoscerla e Malala, per questa sua coraggiosa attività, ricevette il premio Nobel per la Pace.
Un progetto plurilingue tra spagnolo, francese e inglese
Dopo aver scoperto questa incredibile storia, abbiamo svolto un’attività plurilingue in spagnolo, francese e inglese.
Da questo confronto abbiamo capito che alcune parole, nonostante appartengano a lingue diverse, si assomigliano e che ogni lingua ha la stessa importanza.
Così abbiamo imparato nuove parole e realizzato un word cloud con alcuni termini del suo discorso e, infine, l’abbiamo disegnata.
Il valore dell’istruzione e della libertà linguistica
Abbiamo capito che ogni persona ha diritto di studiare e di parlare la lingua che vuole.
Abbiamo anche realizzato che una buona istruzione può cambiare il mondo, proprio come dice Malala: “Basta un bambino, un insegnante, un libro e una penna per cambiare il mondo”.
Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto