Lascia stare quel telefono!

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Come genitori ci interroghiamo su come gestire il rapporto tra i bambini, i giovani, Internet e gli strumenti tecnologici, i cosiddetti device; ritengo necessario guidare gli adulti verso la riflessione, verso l’attitudine a porsi delle domande che tengano conto della complessità in cui viviamo. Non esistono soluzioni preconfezionate per il semplice fatto che per intervenire e cambiare dobbiamo prima capire chi sono le persone giovani che abbiamo di fronte: comprendere quali sono i simboli e i significati che vengono veicolati dai loro comportamenti e le intricate vicende affettive e relazionali che stanno vivendo nella scuola, nella famiglia e nel loro mondo di crescita che è sempre più una info-sfera.

Si potrebbe iniziare dalla lettura di alcuni dati:

il 20% dei bambini utilizza lo smartphone durante il primo anno di vita

l’80% tra i 3 e i 5 anni

L’uso in adolescenza va dalle 6 alle 8 ore per più di un quarto degli studenti italiani con

conseguenze stabili sul piano dello sviluppo: attenzione, linguaggio, tenuta nelle prestazioni, sviluppo di altri interessi, socializzazione, controllo delle emozioni e del comportamento, deprivazione del sonno, dopo 4/5 ore di utilizzo calo del 50% delle prestazioni cognitive (ora sta diventando un problema nelle aziende).

L’allarme lanciato dagli esperti negli ultimi mesi non lascia dubbi: siamo tutti immersi in un contesto di nomofobia ovvero no- mobile- phobia, la paura di essere disconnessi o allontanati dai propri device.

Da qui nasce una proposta di formazione sulla dipendenza da smartphone per enti, associazioni e istituzioni scolastiche, per informazioni: info@lucillazordanazzo.it.

Dott.ssa Lucilla Zordanazzo

lucillazordanazzo.it
info@lucillazordanazzo.it

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