Leggere libri ai propri figli: consigli su come farlo al meglio

0
1148

La narrazione tra i 3 e i 6 anni

Negli ultimi due anni, ogni volta che ho avuto l’opportunità di parlare di narrazione e scuola dell’infanzia ho aperto con questo bellissimo neologismo, “tempocavolo”, inventato da un bambino di 4 anni con difficoltà di linguaggio; quanta fantasia, quanto desiderio di esprimere la propria vivida  creatività e che occasione per manipolare ed inventare le parole!

Tutto questo però è stato possibile grazie al potente veicolo del RACCONTARE e RACCONTARSI. Negli ultimi anni si assiste ad una scoperta e riscoperta del valore del pensiero narrativo (la forma, secondo Bruner, che ci permette di costruire e dare senso alla realtà ed alla nostra storia), spesso contrapponendolo al pensiero logico – scientifico o evidenziando la differenza tra “raccontare” ed “informare”.

L’informazione trova il suo senso nell’attimo in cui è una novità, ha un carattere atomistico, la sua misura fondamentale è la velocità. La narrazione è scelta, intreccio, fatta per la rielaborazione e la negoziazione dei significati; è basata sulla relazione tra la voce narrante e l’ascoltatore e sulla fusione tra memoria e fantasia. Per questo le narrative sono il contesto privilegiato, fulcro e punto di snodo delle abilità e delle competenze linguistiche. In esse vi è coinvolgimento cognitivo ed emotivo e l’attivazione di abilità linguistiche complesse: nessi temporali, nessi logici, memoria episodica, semantica, lessicale, problem solving, processi psicologici.

La magia della “voce narrante” del genitore. E’ nota ormai la Campagna “Le 7 azioni per la salute” (Campagna Ministero della salute), che inseriva tra le azioni necessarie per il benessere del bambino l’azione “leggere ad alta voce un libro”. La lettura precoce ad alta voce ai figli favorisce la relazione genitori – figli, rinforza la fiducia nei genitori delle proprie competenze genitoriali, migliora lo sviluppo del linguaggio sia ricettivo che espressivo, fornisce possibilità di sviluppo emotivo, calma e rassicura, promuove nei bambini l’amore per il libro e la lettura, favorisce lo sviluppo cognitivo e sociale con esiti duraturi nel tempo, lo sviluppo del linguaggio verbale, dell’attenzione, della fantasia e della memoria e, infine, fornisce i prerequisiti per la lettura e la scrittura.

Come condividere i libri con i vostri bambini:

– Scegliete un luogo confortevole dove sedervi.

– Recitate o cantate le filastrocche del suo libro preferito.

– Cercate di eliminare possibili fonti di distrazione (televisione, radio, stereo).

– Tenete in mano il libro in modo che il vostro bambino possa vedere le pagine chiaramente.

– Fategli indicare le figure.

– Parlate delle figure e ripetete le parole di uso comune.

– Leggete con partecipazione, create le voci dei personaggi e usate la mimica per raccontare la storia.

– Variate il ritmo di lettura (più lento o più veloce).

– Fategli domande: cosa pensi che succederà adesso?

– Lasciate che il bambino faccia domande e cogliete l’occasione per parlare.

– Lasciate scegliere i libri da leggere al vostro bambino.

– Rileggetegli i suoi libri preferiti anche se lo chiede spesso.

Dott.ssa Lucilla Zordanazzo
Pedagogista Clinico

Previous articleLa psicomotricità: cos’è?
Next articlePsicomotricità: esempio di un percorso

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here