La mediazione tra parti: “Invece di giudicare”

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Un progetto nazionale con collegamenti in paesi europei e una rete di Scuole per la diffusione della cultura della mediazione

Abbiamo formulato alcune domande ad un dirigente nazionale e ad un referente locale del progetto, ecco cosa è emerso:

Come è nato il progetto “INVECE DI GIUDICARE”?

Il progetto INVECE DI GIUDICARE, marchio comunitario registrato, è nato come risposta alla necessità sollecitata da istituzioni comunitarie e da norme nazionali per un’ampia diffusione della cultura della mediazione. Gli organizzatori del progetto hanno compreso subito che i soggetti a cui dovevano rivolgersi dovevano essere la Scuola e le Comunità extra-scolastiche giovanili. Per fare questo, è stato attivato un cammino di reperimento e organizzazione di mediatrici e mediatori disponibili a svolgere tali attività sull’intero territorio nazionale. La mediazione più adatta ai contesti giovanili è risultata essere la mediazione tra pari, in cui ragazze e ragazzi aiutano loro compagni o colleghi di esperienza ad affrontare e a gestire i loro conflitti, formati, coadiuvati e organizzati da adulti in ciò specializzati.

Quali sono i suoi obiettivi principali?

Il tema di buone relazioni, per essere utile ed efficace, ha bisogno di una presenza organizzata e durevole. Per fare questo, il progetto INVECE DI GIUDICARE si pone l’obiettivo di coinvolgere tutte le componenti presenti nella Scuola, rendendo possibile la cura delle relazioni con strumenti quali il Tavolo della Qualità Relazionale e il Servizio di Mediazione tra Pari. Le scuole e le comunità che effettuano questo cammino, condividendo la necessità dell’impegno costante, diventano COMUNITA’ O SCUOLE AMICHE DELLA MEDIAZIONE dando vita alla RETE NAZIONALE PER LA DIFFUSIONE DI COMUNITA’ E SCUOLE AMICHE DELLA MEDIAZIONE.

Quali sono i principali vantaggi della mediazione tra pari nelle Scuole e Comunità che scelgono di effettuare il progetto INVECE DI GIUDICARE?

Le attività divulgative preparatorie delle attività formative delle ragazze e dei ragazzi mediatori tra pari rendono possibile la diffusione di una maggiore attenzione alle relazioni, fornendo ai giovani occasioni di cercare insieme soluzioni alle loro divergenze con l’aiuto di compagni formati per questo. Il progetto prova a misurare la qualità relazionale, rende possibile un dialogo fra le varie componenti presenti nella scuola, lasciando comunque protagonisti le ragazze e i ragazzi, che diventano mediatori tra pari, di proseguire le attività di divulgazione e di aiuto ai compagni in caso di bisogno. La presenza di un insieme di strumenti tutti finalizzati a buone relazioni e la valorizzazione di momenti comuni, come la Giornata del Rispetto (20 gennaio), dovrebbero contribuire alla riduzione di fenomeni quali il bullismo, il cyberbullismo e in generale le incomprensioni del vivere in comunità giovanili.

Sulla base degli attuali risultati, quali sono le prospettive future del progetto “INVECE DI GIUDICARE”?

Il progetto INVECE DI GIUDICARE coinvolge direttamente o indirettamente oltre 130 scuole di 18 regioni. Ha coinvolto, fino ad oggi, nelle attività divulgative oltre 26.000 ragazzi e ragazze, 1100 dei quali sono diventati mediatori tra pari, effettuando almeno 30 mediazioni tra pari ogni anno. Almeno una volta l’anno, le mediatrici e i mediatori tra pari animano l’ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE MEDIATRICI E DEI MEDIATORI TRA PARI, deliberando scelte e regole comuni. La rete di scuole sopracitata attualmente aggrega oltre 30 scuole di 6 regioni. Le mediatrici e i mediatori tra pari potranno usufruire anche di attività di orientamento professionale sulle varie mediazioni con cui potranno cimentarsi professionalmente. Facendo tesoro delle esperienze di volta in volta incontrate, le attività progettuali intendono espandersi nelle regioni dove il progetto non è presente anche attraverso eventi streaming organizzati e rivolti a favore di scuole non attualmente coinvolte nel progetto, coinvolgendo in questo lavoro di crescita e di espansione il maggior numero possibile di mediatrici e mediatori tra pari che rimangono tali anche quando cessano di frequentare la scuola e le comunità extra-scolastiche dove hanno incontrato lo strumento. Per fortuna, questo accade già: si tratta di renderlo sempre più frequente e ancora più capace di coinvolgere i giovani a cui è destinato e per il quale esiste ed agisce il progetto.

Qual è la presenza del progetto nel Veneto?

Il progetto nel Veneto coinvolge 10 scuole di diverse province, ha realizzato oltre 100 interventi raggiungendo oltre 4.000 studenti di cui 141 formati alla mediazione tra pari, oltre 700 insegnanti, 160 familiari e oltre 200 cittadini e operatori vari.

www.invecedigiudicare.it
informazioni@risorsacittadino.org

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