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Lunedì 27 gennaio io con la mia classe ci siamo recati alla Provincia di Treviso per celebrare la Giornata della Memoria.
In Italia, il Giorno della Memoria è stato ufficialmente riconosciuto con la legge n. 211 del 2000 per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e la persecuzione di altre minoranze durante il periodo nazifascista. Questa ricorrenza si celebra il 27 gennaio, data in cui, nel 1945, i soldati dell’Armata Rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, rivelando al mondo le atrocità commesse dai nazisti. Da quel momento, l’evidenza di quanto accaduto ha reso impossibile negare o ignorare l’orrore della Shoah. L’istituzione di questa giornata rappresenta un segno di riconoscimento e memoria per tutte le vittime delle persecuzioni, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.
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Quest’anno, per questa commemorazione, la Provincia, da sempre molto attenta a questa celebrazione, ha trattato il tema degli ebrei stranieri internati liberi in Italia, con una speciale attenzione sul periodo dal 1940 al 1943. Queste storie sono state raccontate attraverso approfondimenti a cura dell’Intresco, l’Istituto per lo Studio della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca Trevigiana. Il 1938 è l’anno in cui vennero istituite le leggi razziali, ebrei italiani furono sottoposti a una lunga serie di restrizioni e persero i diritti civili. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la Repubblica Sociale Italiana, alleata della Germania nazista, partecipò attivamente alla Shoah in Italia, contribuendo alla persecuzione e deportazione degli ebrei. Nel Veneto, furono 1.408 gli ebrei stranieri sottoposti a questo regime, di cui 394 furono distribuiti in 17 paesi della provincia di Treviso.
Sempre in occasione del Giorno della Memoria, l’anno scorso, il 27 gennaio 2024, siamo stati in Provincia dove sono state ricordate le vittime della Shoah attraverso la lettura di alcuni tra i più significativi fumetti accompagnati da un inquadramento storico a cura dell’Istresco. Quest’anno ci è stato consegnato un opuscolo con estratti dei fumetti protagonisti del reading organizzato l’anno precedente. Ho letto questi estratti e mi hanno colpito molto, perché, nella loro “leggerezza” rispetto a un libro tradizionale, riescono a far riflettere profondamente il lettore. Le illustrazioni permettono di immedesimarsi nella situazione e rendono il lettore più partecipe. Credo che sia un ottimo metodo per far riflettere e ricordare quanto accaduto.
Il Giorno della Memoria è importante perché serve a far riflettere e a evitare che simili atrocità si ripetano. Questa giornata ha un grande significato e mi è dispiaciuto notare la scarsa partecipazione da parte di altri alunni. Penso che ci dovrebbe essere una maggiore partecipazione da parte di tutte le scuole.
Teodora Sciarrotta, classe 5AE