Intervista a Francesco Chiavacci Lago

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Vicepresidente dell’associazione (18 gennaio 2024)

Prima domanda: un consiglio agli aspiranti giornalisti che parteciperanno al premio.

 Non è tanto un consiglio ma è un obbligo che è quello di seguire il decalogo che abbiamo scritto che si trova all’interno del bando nel sito “premio Giorgio Lago. it.” Sono 10 regole di base che spiegano nello specifico come va fatto l’elaborato perché ci sono delle indicazioni che se non vengono rispettate addirittura l’elaborato non può essere ammesso o verrà subito scartato dalla giuria (per cui da lì si parte).

Seconda domanda: come è nata l’idea di questo premio Lago juniores?

Il premio è nato nel 2012 perché mio papà è mancato nel 2005 e subito nel 2005 è stato istituito a Jesolo il premio Giorgio Lago senior ( per adulti) Per anni abbiamo premiato i più grandi giornalisti, ma non solo, anche imprenditori, personaggi della cultura eccetera… Poi all’interno di questo premio che è finito sostanzialmente nel 2018 abbiamo pensato di istituire un premio per i giovani perché ci stavamo accorgendo che gli anni passavano e il nome e l’opera soprattutto di mio papà cominciava ad essere, non dico “dimenticata” perché anzi è sempre ben presente, però tra le nuove generazioni ovviamente, che già leggono poco i giornali, erano meno sensibili a queste proposte, per cui abbiamo deciso di istituirlo, poi è stato considerato come premio minore all’interno del premio Lago senior per qualche anno, infine dal 2020 è diventato l’unico premio che organizza l’associazione.

Terza domanda: quali progetti futuri o iniziative potrebbero derivare dal successo del premio per il supporto continuo dei giovani giornalisti?

Le iniziative sono tantissime per dire mi ha contattato poco tempo fa un gruppo di universitari di alto livello che vorrebbe organizzare un convegno sull’autonomia assieme all’associazione amici di Giorgio Lago. Le possibilità sono molte perché noi abbiamo il patrocinio dell’università di Padova dove all’interno c’è da anni un centro studi intitolato a mio papà: centro studi di Giorgio Lago e i diplomati poi se partecipano al concorso al premio ancora meglio possono poi iniziare a collaborare e poi c’è la possibilità di conoscere i giornalisti e i direttori e di approcciarli per iniziare un percorso perché ad esempio dei 12 vincitori negli ultimi quattro anni già 6 collaborano stabilmente con i giornali e tante sono persone che prima del premio non avevano la minima idea di scrivere.

Quarta domanda: come verrà valutato l’elaborato, quali criteri dobbiamo tenere in considerazione?

Bisogna leggere bene il decalogo perché è quello su cui si baserà la giuria, dopo c’è l’aspetto soggettivo magari ad un direttore, un giurato, piace un articolo ad un altro piace un altro ma c’è una valutazione che assegna voti numerici, per cui c’è proprio un conteggio numerico alla fine, quindi oggettivo.

Quinta domanda: come membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione, quali sono le attività, gli obiettivi e le speranze per il futuro del Premio Giorgio Lago?

Una delle attività fondamentali è proprio quella di andare nelle scuole. C’è un approfondimento dal punto di vista formale perché gli articoli vanno scritti in un certo modo e poi a seconda del tema dell’anno c’è un approfondimento dal punto di vista sostanziale bisogna oltre ad essere bravi a scrivere, avere l’idea, informarsi bene su cosa bisogna scrivere e poi svilupparla. Noi diamo un primo approccio e offriamo consigli ad un diciottenne che si affaccia al mondo del giornalismo e ci auguriamo possa essere un trampolino di lancio per la futura professione in ambito giornalistico.

Sesta domanda: come state affrontando le sfide attuali nel settore giornalistico e come il premio può essere parte della soluzione?

Il premio non mira sicuramente ad essere una soluzione però in un mondo giornalistico che sta cambiando rapidamente, soprattutto con l’avvento dei social di Internet… devo dire che ad esempio il direttore del Corriere del Veneto che fa parte della giuria, tre anni fa con il suo capo redattore non riusciva a trovare dei collaboratori. Ad un certo punto il capo redattore ha detto: “Abbiamo tutti questi vincitori, perché non proviamo a sentire loro se sono interessati?” e già 3 di loro collaborano con i corrieri del Veneto stabilmente, continuano a fare l’università però collaborano stabilmente sotto contratto, per cui questo risultato è clamoroso.

Settima domanda: cosa ottengono gli studenti vincitori? Oltre al riconoscimento del premio, quali opportunità pratiche possono derivare per i vincitori nel loro percorso giornalistico?

 I vincitori hanno l’opportunità di conoscere i direttori dei giornali oltre ai premi in denaro (1000 euro il primo classificato; 750 il secondo; 500 il terzo). Da quest’anno anche le scuole avranno dei premi in denaro.

Ottava domanda: quali sono i principali valori che il Premio Giorgio Lago dovrebbe promuovere tra i giovani partecipanti?

I principi etici che deve avere un valido giornalista e che promuoveva mio papà, si possono riassumere in tre fattori indispensabili:

  • INDIPENDENZA: non farsi condizionare
  • LA VERITA’: scrivere fatti verificati
  • INFORMARSI soprattutto adesso con fake news, bisogna analizzare le fonti, non scrivere sul “sentito dire”… andare sul posto possibilmente come si faceva una volta.

Nona domanda: come pensate che l’evoluzione della tecnologia e dei mezzi di comunicazione influenzeranno il lavoro dei futuri giornalisti?

C’è stato senz’altro un miglioramento che ha agevolato il lavoro di reportage come ci ha raccontato il giornalista Andrea Romoli che è un inviato di guerra (che abbiamo ospitato alla premiazione dell’anno scorso) Ad esempio per fare un servizio in diretta della guerra in Ucraina non servono più tre operatori sul posto come 10 anni fa, che richiedeva costi molto più elevati, ma lui con uno zainetto arriva da solo nel luogo di guerra, ha 2 smartphone e un telefono satellitare perciò a costo minimo registra il servizio, riprende le situazioni con un unico strumento digitale e al rientro sviluppa il pezzo e allega video/foto. Di contro è molto limitante affidarsi solo ai Social per apprendere le notizie, i giornali cartacei stanno scomparendo, non si legge più…

Decima domanda: dove possiamo ricavare le informazioni delle mafie al Nord EST?

Bisogna distinguere le FONTI.

 C’è una grande differenza tra una notizia appresa da 3 FONTI DIVERSE:

  1. sul giornale cartaceo ci sono gli approfondimenti e gli editoriali (anche in PDF);
  2. sul SITO di un giornale ci sono le notizie principali;
  3. sui SOCIAL si trova la superficie di ciò che c’è dietro (il fatto reale).

Classe 5I Accoglienza Turistica Istituto Alberini

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