Liberiamo i bambini dagli smartphone
Campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo degli smartphone da parte dei bambini
Correva l’anno 2007 quando venne commercializzato il primo “smartphone” (telefono intelligente), che andava a sostituire i cellulari con i quali era possibile solamente telefonare ed inviare sms. Da allora innovazione e diffusione sono state impressionanti: l’Italia (dati 2021) è il quinto paese al mondo per utilizzo di smartphone con una percentuale pari al 77% della popolazione.
I numeri danno solo un’idea parziale di quanto grande, profonda e pervasiva sia stata la rivoluzione di abitudini e stili di vita, che ha coinvolto tutti.
Smartphone e tablet e le loro innumerevoli app sono entrati nelle case, nelle famiglie e, inevitabilmente, hanno coinvolto i bambini. In questo senso i dati sono allarmanti quanto a precocità nell’esposizione agli schermi e nell’utilizzo e a numero di ore trascorse dinanzi ad un device.
Essendo un evento totalmente nuovo, è stato necessario un processo di comprensione e studio del fenomeno e delle sue conseguenze. Attualmente, alla luce di studi e ricerche, un grido di allarme unanime giunge dalla comunità scientifica e dai pediatri in merito alle molteplici e gravi conseguenze, che l’uso degli smartphone può determinare nei bambini.
Con la campagna di sensibilizzazione denominata “AlimentiAMO LA FANTASIA – Liberiamo i bambini dagli smartphone”, promossa da “la Salamandra Baby”, rivista trevigiana dedicata ai genitori di bambini nella fascia 0-11 anni, si mira a promuovere informazione e consapevolezza nei genitori in modo che le scelte educative siano prese con coscienza delle possibili conseguenze.
Troppo spesso si è portati alla decisione più “comoda” e, per superficialità o ignoranza, non si tengono nella dovuta considerazione gli effetti a breve e lunga scadenza sui bambini. Pensiamo a quando vengono calmati facendo loro vedere un video, a quando al ristorante giocano o guardano cartoni animati (se non peggio) sui device, a quando, a spasso in passeggino, invece di guardarsi attorno stringono tra le mani uno smartphone o, ancora, quando la mamma, durante l’allattamento, viene distratta dal telefono.
L’unica strada percorribile è l’informazione e la formazione dei genitori, far loro conoscere i numeri delle rilevazioni e i risultati delle ricerche, facendoli riflettere sul fatto che, data la giovinezza del fenomeno, non vi sono dati storici e i bambini di oggi rischiano di ritrovarsi nella terribile condizione di essere le cavie di un esperimento mai compiuto prima.
Si riportano di seguito stralci di articoli e ricerche con i relativi link sul tema dell’utilizzo degli smartphones da parte dei bambini.
In Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori. E mamma e papà sono troppo spesso permissivi: il 30% dei genitori usa lo smartphone per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita, il 70% al secondo anno. […]
La Società Italiana di Pediatria per la prima volta si esprime con un documento ufficiale sull’uso dei media device (cellulare, smartphone, tablet, pc ecc.) nei bambini da 0 a 8 anni di età. […]
No a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire.
Limitare l’uso a massimo 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e al massimo 2 ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni: sono le principali raccomandazioni della SIP. Il documento dei pediatri sconsiglia inoltre programmi con contenuti violenti e soprattutto l’uso di telefonini e tablet per calmare o distrarre i bambini. No al cellulare “pacificatore”. […]
Secondo studi recenti, l’uso dei touchscreen potrebbe interferire con lo sviluppo cognitivo dei bambini, perché questi hanno bisogno di un’esperienza diretta e concreta con gli oggetti in modo da affinare il pensiero e la capacità di risolvere i problemi. […]
L’uso dei dispositivi multimediali può interferire con la qualità del sonno attraverso le sollecitazioni causate sia da alcuni contenuti stimolanti sia dall’esposizione alla luce dello schermo che può interferire con il ritmo circadiano quando l’esposizione avviene la sera. […]
L’uso continuo dello smartphone può causare il disturbo di secchezza oculare […] può influenzare lo sviluppo di una condizione chiamata “esotropia acquisita concomitante”. Ovvero può causare una tipologia di strabismo che si verifica quando appare una forma di diplopia che coinvolge dapprima solo la visione lontana e poi anche quella ravvicinata. […]
[…] può portare a una alterata percezione dei suoni, con possibili interferenze nello sviluppo del linguaggio, nella socializzazione, nella comunicazione e nell’ interazione con gli altri bambini.
Da: Smartphone e tablet già nel primo anno di vita: no al telefonino “pacificatore”. Arrivano le Raccomandazioni della Società Italiana di Pediatria (LINK)
Steve Jobs vietava l’uso di iPhone e iPad ai suoi figli. Ebbene sì, sono gli stessi creatori di queste tecnologie i primi a limitare o vietarne l’uso ai figli, sia bambini che adolescenti. […] Anche Tim Cook, il successore di Jobs alla guida della Apple, nel 2018 ha dichiarato di non concedere l’uso dei social network a suo nipote. C’è poi Chris Anderson, ex direttore di Wired e personaggio di punta nel settore tecnologico, che impone limiti temporali rigorosi. Padre di ben cinque figli, non permette a nessuno di loro di usare dispositivi con schermi nelle loro camere […] Perché proprio coloro che ci hanno messo in mano questi dispositivi, nelle loro famiglie vietano l’uso del cellulare ai bambini?
[…] c’è una correlazione tra l’uso eccessivo di smartphone e tablet e l’abbandono precoce della scuola. Questo era già stato dimostrato per quanto riguarda il consumo di televisione, ma l’onnipresenza dello smartphone ha incrementato questo fenomeno.
[…] Le ricerche evidenziano che i media digitali hanno un impatto negativo sullo sviluppo dell’empatia e del cosiddetto cervello sociale. Per il nostro cervello, il valore che ha un’interazione faccia a faccia è infinitamente maggiore rispetto a quello di una chat online.
[…] La diffusione degli smartphone è un fenomeno recente. Non possiamo sapere che adulti saranno i bambini cresciuti a pane e tablet, semplicemente perché non è mai accaduto prima. […] molteplici studi sono concordi: un uso precoce degli strumenti digitali è molto dannoso
Da: Cellulare ai Bambini: 11 cose che devi sapere se tieni ai tuoi figli (LINK)
Il mondo digitale insegna ai bambini ad avere tutto e subito: un click è sufficiente per avviare il cartone preferito, saltare la pubblicità, cambiare contenuti, avviare e giocare con un’app. Invece un genitore è chiamato ad allenare il proprio figlio al senso del limite, al tempo dell’attesa e a gestire la frustrazione che ne consegue, oltre che ad esprimerla nella maniera corretta.
I dispositivi tecnologici pongono l’individuo in una dimensione solitaria, dove non sono richieste capacità relazionali né comunicative: ciò contrasta con il processo evolutivo del bambino, il quale nei primi anni di vita sperimenta le proprie abilità sociali e può implementarle e rinforzarle solo attraverso l’esercizio delle stesse.
Da: Lo smartphone fa davvero male ai bambini? (LINK)
I ricercatori hanno spiegato che la luce emanata dai dispositivi ha degli effetti negativi sui ritmi circadiani e sulla fisiologia delsonno, abbassando il livello di melatonina del corpo, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia. [...] Gli studiosi sottolineano che esposti alla stessa intensità di luce, adulti e bambini producono una risposta diversa, in quanto, il livello di melatonina dei bambini si riduce di ben due volte in più rispetto al livello negli adulti.
Da: Gli effetti negativi dei “media digitali” sulla qualità del sonno dei bambini (LINK)
Molti studi hanno osservato come l’utilizzo precoce e prolungato di dispositivi elettronici come lo smartphone, può comportare gravi conseguenze, in particolare:
- Riduzione del movimento con aumento del rischio di obesità;
- Disturbi del sonno;
- Difficoltà di apprendimento;
- Irritabilità;
- Effetti negativi sull’attenzione;
- Isolamento e riduzione dei rapporti con i pari;
- Aumento dell’impulsività;
- Diminuzione della capacità di autocontrollo.
Bisogna poi considerare la ripetuta esposizione dei bambini e degli adolescenti a contenuti aggressivi e violenti, tramite giochi o video facilmente accessibili dagli smartphone.
Tale esposizione, oltre che indurre una maggiore sensibilità all’ansia, aumenta il rischio di condotte aggressive, considerando la violenza una forma appropriata per risolvere i conflitti.
Da: Bambini e smartphone (LINK)
Il 72% delle famiglie con figli di età compresa tra a 0 e 2 anni ammette di utilizzare social e chat durante i pasti dei propri piccoli, mentre il 26% lascia che i bambini utilizzino i device in completa autonomia.
[…] risulta scarsa consapevolezza da parte delle famiglie e una condizione di solitudine nei bambini: il 26% dei genitori permette che i propri figli utilizzino i device in autonomia tra 0 e 2 anni, percentuale che sale al 62% per la fascia 3-5 anni, all’82% a nella fascia 6-10 anni e al 95% tra gli 11 e i 15 anni.
“Già in uno statement pubblicato nel 2018 sulla rivista Italian Journal of Pediatrics, la Sip (Società Italiana di Pediatria) ha messo in luce i rischi documentati per la salute psicofisica di un uso precoce, prolungato e non mediato dagli adulti, dei media device nei bambini da 0 a 8 anni. Sono state rilevate interferenze negative sul sonno, sulla vista, sull’apparato muscolo-scheletrico, sull’apprendimento e persino sullo sviluppo cognitivo”, dichiara la presidente Sip, Annamaria Staiano.
[…] emerge che i bambini sono abituati alla presenza di tablet e smartphone già dalla prima infanzia, anche in un momento fondamentale come quello dell’allattamento. “La diminuzione dell’attenzione delle madri ai segnali di suo figlio a causa dell’uso dello smartphone, specialmente all’inizio della vita nei contesti interattivi primari dell’allattamento e delle interazioni faccia a faccia, può avere ricadute negative sulle traiettorie neuroevolutive del bambino. Il comportamento reattivo materno è un elemento essenziale del sistema di sincronia che si sviluppa tra madre e bambino all’inizio della vita. Promuove la crescita fisiologica, cognitiva e socio-emotiva e realizza una sana genitorialità”, osservaAntonio D’Avino, presidente Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri).
[…] Qual è quindi l’età sotto la quale è sconsigliato l’uso della tecnologia? Per quante ore bambini e ragazzi possono essere esposti agli schermi? Circa la metà delle famiglie coinvolte non sa rispondere, né conosce l’opinione della comunità medico-scientifica a riguardo.
Da: A tavola con telefono e tablet, lo fa il 72% delle famiglie con bimbi tra 0 e 2 anni (LINK)
[…] Meno costosi di una tata e a portata di mano al ristorante, spesso sono la “soluzione” per concedere ai genitori del tempo. Tempo che però ha finito in molti casi per dilatarsi al punto che molti, già da bambini, passano ore e ore incantati di fronte ai monitor.
[…] documentario “Crescere davanti a uno schermo” […] fa emergere i rischi da sovraesposizione agli schermi di bambini e adolescenti […] i pediatri stanno osservando nei bambini piccoli esposti a televisione, smartphone o tablet disturbi comportamentali e dell’apprendimento: frustrazione, rifiuto dei limiti, ritardo del linguaggio.
[…] Da quel che oggi sappiamo, 1 bambino su 2 in Italia ha già usato queste forme di tecnologia prima dei 2 anni, 1 su 5 anche prima dell’anno di vita, quindi quando ancora non ha iniziato a parlare. Ciò può comportare una serie di problemi cognitivi.
[…] Se il bambino impara a usare queste tecnologie prima di iniziare a parlare, il rischio è quello di focalizzare la conoscenza sul qui-e-ora dello stimolo specifico piuttosto che sulle relazioni tra oggetti e la loro persistenza al di fuori del momento immediato di interazione.
Il mondo del tablet rimanda al modellostimolo-risposta, a qualcosa di astratto, di ben diverso rispetto a qualcosa di concreto come pensare ad esempio a un bicchiere.
Con l’utilizzo precoce e massiccio di queste tecnologie, quindi, cambia il modo di organizzare la conoscenza del bambino in maniera così radicale che si modifica la strutturazione della massa bianca del cervello e si possono avere alterazioni in aree fondamentali per lo sviluppo del linguaggio, delle capacità di alfabetizzazione e delle funzioni esecutive.
Si stanno registrando infatti molte segnalazioni da parte dei docenti delle elementari che registrano la crescita del numero dei casi di dislessia, e in generale di problemi del linguaggio e nella lettura.
Si riduce poi la capacità concentrazione ma anche quella di attendere.
[…] Pensiamo a quando le famiglie vanno al ristorante. Anche dove il servizio sia veloce, ci sono sempre quei 5 o 10 minuti di attesa. Il bambino abituato al modello stimolo-risposta, diventerà irrequieto perché in lui l’attesa genera un vuoto.
I genitori quindi cosa fanno? Portano con sé il tablet per riempire il “buco”. Solo che questa “coperta di Linus” avrà come conseguenza il far legare ancor di più il bambino alla tecnologia, quando invece sarebbe fondamentale coltivare nel piccolo la capacità di aspettare.
Da: Sovraesposizione dei bambini agli schermi di tablet e smartphone (LINK)