I figli non sono tutti uguali… e noi?

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Molte volte mi sono trovata ad osservare delle coppie che mimavano un’uguaglianza educativa e relazionale tra i figli senza accorgersi che in realtà presentavano modelli educativi estremamente differenti  tra un figlio e l’altro.

Si fa presto a dire: “Ma hanno caratteri diversi”. Ci siamo mai chiesti se siamo un po’ noi diversi?

Winnicott affermava che: “L’atmosfera creatasi tra la coppia, in relazione all’ambiente sociale in cui vivono, è di fondamentale importanza, per l’equilibrio della famiglia e che gli stessi figli non sempre rappresentano una felice risposta alla loro unione”.

Spesso se i figli vengono immediatamente dopo il matrimonio o la loro unione, può darsi che essi non siano ben accetti, poiché la giovane coppia non ha ancora superato quella fase iniziale in cui l’uno rappresenta tutto per l’altro.

Molto dell’equilibrio e il comportamento del figlio dipende dall’implicito significato che lui rappresenta per il genitore.

Non è possibile comprendere l’atteggiamento dei genitori verso i figli se non si tiene conto del significato che ciascun figlio acquista nella fantasia, conscia o inconscia, dei genitori nei confronti dell’atto che produce il concepimento.

I genitori hanno differenti sentimenti e si comportano in modo diverso nei confronti di ciascun figlio.

Molto dipende dal rapporto fra i genitori al momento del concepimento, durante la gestazione, al momento della nascita e dopo.

Si capisce, perciò, come l’elaborazione immaginativa del genitore nei confronti dei figli sia così importante nel determinare modalità comportamentali e relazionali e soprattutto educative, estremamente differenti, tra i figli e dai genitori verso i figli.

La possibilità di raggiungere l’armonia con sé e con quanto ci circonda, avviene attraverso un contesto facilitante il dialogo, l’attenzione continua e la coerenza.

I nostri figli sono unici, puri, come ogni bambino al mondo e per comprenderli a pieno, per aiutarli e sostenerli nel difficile percorso della vita, non occorre leggere tanti libri sui bambini ma sforzarsi ogni giorno di leggere i NOSTRI bambini.

Tratto da: Winnicott D. W., La famiglia e lo sviluppo dell’individuo, Armando Editore, Roma, 1968.

Dr.ssa Anita Avoncelli
www.educazionefamiliare.it

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