Molte famiglie con bambini che frequentano la scuola hanno a che fare col problema dei pidocchi della testa.
I pidocchi sono piccoli insetti grigiastri (2-4 mm) che vivono esclusivamente tra i capelli e il cuoio capelluto, cibandosi di sangue. Al di fuori del capo non sopravvivono più di 48 ore.
Depositano le uova (lendini) che restano attaccate tenacemente ai capelli. Si capisce che sono vive perchè sono bianche, simili alla forfora e si trovano a meno di un centimetro dalla cute.
L’infestazione provoca un intenso e fastidioso prurito, ma non rappresenta un pericolo per la salute, perchè il pidocchio non trasmette alcuna malattia.
I pidocchi si trasmettono per contatto diretto e difficilmente per scambio di indumenti o pettini e spazzole.
Inoltre occorre ricordare che:
– i pidocchi non possono essere trasmessi da animali;
– non hanno preferenze per capelli puliti o sporchi;
– non saltano e non hanno ali;
– è dimostrato che non serve fare la profilassi preventiva;
– non è dimostrato che l’uso dell’aceto sia efficace per rimuovere pidocchi e lendini o per prevenirne l’infestazione, non vi sono infatti prove scientifiche a sostegno.
Cosa fare? Controlla se il bambino ha prurito ed effettua un controllo settimanalmente, se ci sono casi nella scuola controlla quotidianamente.
Come? Metti la testa sotto una buona luce, cerca pidocchi e lendini, specialmente dietro le orecchie e sulla nuca, fai scivolare il pettine a denti fissi dalla radice alla punta dei capelli e controlla il pettine.
Se trovi pidocchi o lendini: fai il trattamento specifico, informa la scuola e tieni a casa il bambino fino a quando non è stato fatto il primo trattamento. Controlla tutta la famiglia e fai il trattamento contemporaneamente e solo alle persone che hanno i pidocchi o le lendini.
Servizio di Igiene e Sanità Pubblica
Dipartimento di Prevenzione
Link al libretto informativo sui pidocchi (Ulss 9): http://www9.ulss.tv.it/Minisiti/prevenzione/scuole/scuole-malinf/pidocchi/scuole/contenuti/00/text_files/file0/002_libretto%20pidocchi.pdf