
Continua il percorso della psicomotricità al Consultorio Familiare Centro della Famiglia di Treviso
Come ogni autunno, si aprono le iscrizioni ai percorsi per i più piccoli, in particolare, l’attività psicomotoria rivolta a bambini della fascia 3-6 anni.
Questa attività è finalizzata alla libera espressione della persona, considerata unica, irripetibile ed accolta pertanto come tale, senza aspettative. Come emerge infatti dalle altre attività proposte dal Consultorio, anche questo percorso sostiene che noi non abbiamo un corpo ma SIAMO un corpo, che parla, vive e che va ascoltato. Il canale comunicativo corporeo è quello prevalente utilizzato nella fascia evolutiva 3-6 anni.

L’attività porta i bambini, una volta a settimana, nella stanza di psicomotricità. I bambini partecipanti vengono divisi in gruppi a seconda della loro età, perché ogni fascia evolutiva presenta caratteristiche e modalità espressive differenti. In questa stanza magica i bambini possono entrare in contatto con le loro emozioni, passando attraverso il gioco e l’attività motoria. Incontrano un’operatrice facilitante la libera espressione personale, il rispetto delle regole, la sperimentazione corporea di spazio e tempo, la relazionalità tra pari, l’accesso al codice simbolico e, in generale, una cornice serena e accogliente dove poter esistere. L’operatore è pertanto un facilitatore della dinamica di maturazione psicologica del bambino poiché lo guida, nel gioco e attraverso la relazione, nell’agire, nel trasformare e nel rappresentare.
Ma facciamo un passo indietro…
È risaputo ormai che il corpo si esprime attraverso il movimento sin dalle prime fasi della vita di un bambino. Pensiamo al neonato: nelle prime fasi di vita, esso instaura una relazione con la madre basata principalmente su un dialogo corporeo e non verbale. Il gioco che si struttura nel percorso di espressività corporea è un gioco simbolico, libero, non verbale e verbale, all’interno di una cornice normativa che tenga conto della presenza degli altri e che la rispetti.
Molti studi hanno dimostrato come il pensiero umano si costruisce a partire dalla percezione e dall’elaborazione degli stimoli tattili e propriocettivi che il bambino percepisce nelle prime fasi della vita. Altri studi recenti hanno dimostrato anche come l’attività motoria, assieme a quella sensoriale, contribuisca allo sviluppo intellettivo, emozionale e relazionale e come tutti questi fattori influiscano sulle capacità creative, produttive, comunicative dell’individuo. I presupposti metodologici del percorso proposto al Centro hanno quindi radici profonde nella psicomotricità, scienza che considera mente e corpo come entità inscindibili ma troppo frequentemente scisse (nei bambini come negli adulti).
Quello che ci si propone è di accompagnare ciascun bambino, nella sua unicità e rispettando le sue tempistiche, ad integrare mente e corpo, restituendo un’unità armonica e soprattutto serena (salutare per quel bambino, in quella famiglia). Un bambino che riesce a esprimere le proprie sensazioni ed emozioni, che riesce a creare relazioni è, in genere, un bambino sereno.
Il valore del percorso psicomotorio è preventivo ed educativo, il lavoro viene svolto anche grazie alle risorse che attiva, nel tempo, il gruppo (formato dai bambini partecipanti e dall’operatrice). Va sottolineato che le attività non sono incontri terapeutici. Tutti i bambini possono partecipare, soprattutto i bimbi che presentano inibizione motoria oppure ipermotricità, i bimbi che faticano nella relazione con gli altri (per un’infinità di vari motivi), i bambini silenziosi e quelli molto chiacchieroni!
Consultorio Familiare Treviso
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