Quanto è bella la parola “nido”?
Settembre è un mese davvero strano, profuma ancora un po’ di conchiglie e di salsedine, di bagni al mare e di risate con gli amici, ma profuma anche di ritorni e di nuovi incontri.
Con il mese di settembre diciamo arrivederci al calore dell’estate e diciamo ben tornato all’autunno.
Certo, ritornare… ricominciare, sono dei verbi che spesso spaventano e mettono un po’ di malinconia… ed è così che tra qualche lacrimone e qualche -no- si esce dalla porta di casa e si varca quella della scuola.
Settembre però non è solo malinconia, settembre è anche la grande possibilità di incontrare, conoscere, scoprire… un nuovo amico, un nuovo gioco, nuove maestre e un nuovo anno da percorrere assieme.
Ecco che allora autunno è una parola bellissima, perché dentro di sé nasconde tanto; nasconde tutti i colori caldi delle foglie, le sue prelibatezze di stagione e il ritrovare/scoprire un nido accogliente e morbido.
Ma allora le parole autunno, nido e accoglienza possono darsi la mano e fare una danza lenta, come le foglie quando vengono scosse dal vento?
Si, diciamo proprio di sì.
In questo delicato periodo dell’anno educativo, è bene vivere un tempo lento, accogliere le nuove amicizie, le emozioni che si palesano negli spazi di ogni sezione, le richieste di affetto e di contatto. L’accoglienza delle emozioni delle piccole creature è naturale come il susseguirsi delle stagioni, serve per tessere quel filo invisibile, ma resistente, che si chiama -fiducia-.
Dunque, la parola autunno non ha solo un risvolto “triste”, la parola autunno ha un grande potenziale dentro di sé: dà la possibilità di mettere nel proprio zainetto il colore e il calore dato da chi ci apre le braccia e il profumo intenso dei momenti lenti per conoscersi, nel nostro nuovo confortevole nido.
D’ora in poi settembre, viviamolo così.
Scuola dell’Infanzia e Nido Integrato Carmen Frova