Luisa: 6 mesi in Costa Rica

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1971

Un’esperienza indimenticabile

E’ sempre difficile trovare le parole giuste per descrivere i miei sei mesi di vita in Costa Rica.
Forse prima di tutto la definirei una “sfida” e confesso che, al momento della partenza, non ero affatto sicura che ne sarei uscita vincitrice. Mi rendevo conto di come questa “sfida” mi richiedesse una grossa dose di coraggio, per lasciare tutto e tutti e partire, ma fin dall’ inizio ero certa che ne sarebbe valsa la pena.
Quel misurarmi ogni giorno con una realtà  diversa, direi pure opposta, mi ha infatti permesso di assaporare volta per volta il sapore di piccole grandi vittorie e di riscoprire quei valori, di cui spesso prima mi capitava di dimenticarmi.
E’ stata un’ esperienza di vita, molto prima che di studio, che mi ha insegnato ad amare, senza perciò rinunciare alle mie radici, un paese che non è il mio, che tutt’ altro è, direi, rispetto al mio. Ne amo i paesaggi sconfinati e vergini, l’oceano, il sole e le piogge torrenziali; la gente e lo sforzo quotidiano di ognuno e di tutti per costruire una realtà  migliore, difendendo però al tempo stesso le loro tradizioni, la loro musica, la loro storia, le loro storie; amo la loro umanità ancora così forte tra genti ancora (anche se, ahimé, forse per poco) incontaminate. Amo la mia famiglia “tica”, i miei fratellini, i miei mille cugini, i miei amici, tutti quanti mi hanno accompagnata lungo un percorso difficile e bellissimo e soprattutto i sorrisi, i più sinceri che io abbia mai incontrato.
Luisa
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